Gervinho raccontato da chi lo conosce da vicino. Da vicinissimo, come commissario tecnico della Nazionale della Costa d’Avorio. Sabri Lamouchi, ct degli Elefanti d’Africa, racconta l’esterno della Roma
Oggi il rinnovo per Gervinho coi giallorossi, per un giocatore che ha fatto bene ed ha iniziato col piede giusto.
“E continuerà a far bene: c’era scetticismo all’inizio su di lui, poca gente lo conosceva e poteva immaginare che potesse adattarsi al calcio italiano. Però si trova benissimo a Roma, ha la fiducia della società e dei tifosi, ha bisogno di questo. Dà il massimo ma ancora non l’ha raggiunto”.
Sul serio?
“Sì: lo scorso anno ha fatto bene, ha iniziato bene ma sta lavorando benissimo con Rudi Garcia. Sono conte”.
Garcia l’ha sorpresa?
“Mi ha stupito: Roma non è una piazza facile, è arrivato in un momento molto, molto difficile. Però è riuscito subito a cambiare l’aria negativa in positiva. Ora ha la squadra per lo Scudetto, sono favoriti, anche se la Juventus ed il Napoli sono lì, però ha una rosa più importante dello scorso anno, anche se hanno perso Benatia”.
Parliamo di Bamba, altro suo ivoriano finito però al Palermo.
“E’ un difensore atletico, lavorare in Italia gli farà molto bene su concentrazione e tattica. E’ un ragazzo molto intelligente che imparerà presto ad adattarsi in una piazza bella come Palermo. E’ un profilo diverso da Gervinho, chiaramente, ma nel suo ruolo può fare belle cose”.
Che ricordo ha del suo passato italiano?
“Ovunque, ho conosciuto grandi presidenti, tecnici e giocatori. Il calcio italiano era il numero uno al mondo, allora, ora purtroppo non è più così, ma ora stanno lavorando per fare passi avanti”.
Sembra passato un secolo.
“Già. Mi ricordo che i più grandi giocatori al Mondo volevano venire in Italia”.
Lei invece?
“Ho girato la pagina della Costa d’Avorio, è stata una splendida esperienza. C’è stata una grande delusione, ad uscire così, ora però sono disposto a tornare. Ho rifiutato proposte da Nazionali, ora cerco un gruppo, un club, voglio lavorare giorno per giorno con una squadra. Chissà che presto non ci sia già qualcosa… Cerco un bel progetto: se ci fosse, sarei pronto a ripartire. Ne ho voglia, subito. Non immaginavo di iniziare la carriera in un’esperienza bella come quella con la Costa d’Avorio, ma ora voglio un club”.
Dove?
“Ho avuto la fortuna di giocare in Francia ed in Italia e di aver fatto un Mondiale, che dà grande visibilità e non solo in Francia. Magari, certo, ma anche in Italia, o in un altro club. Però che sia un bel progetto, per creare qualcosa insieme. Perché no?”.
Fonte: Tuttomercatoweb.com