ITALIA Conte: “Il paese ci guarda, la Nazionale è un esempio per tutti”

Antonio Conte
Antonio Conte

«Un intero paese ci guarda, sentiamo tutti un grande senso di responsabilità. È un momento difficile per tutto il paese, vorremmo che la Nazionale fosse d’esempio». Antonio Conte si prepara ad esordire sulla panchina azzurra e fissa un obiettivo che, a cominciare dall’amichevole in programma domani con l’Olanda, va al di là del risultato sportivo. «Vorremmo che dietro alla Nazionale ci fosse tutta l’Italia», dice il commissario tecnico della Nazionale. Sarebbe importante cominciare l’avventura con una vittoria. «Faccio gli scongiuri, a nessuno piace perdere. Cerchiamo di partire bene, affrontiamo una squadra forte che è arrivata terza ai Mondiali e che è consolidata. Noi abbiamo voglia di fare le cose per bene», afferma. L’emozione c’è, inutile negarlo: «Prima di impegni importanti, fatico a dormire. Mi è già capitato stanotte. Quando dormo poco, però, penso tanto e mi vengono anche buone idee. Ci saranno mia moglie e mia figlia, che era in questo stadio quando aveva due mesi. Ci sarà la mia famiglia, è un motivo ulteriore di orgoglio», aggiunge. «In questi 3 giorni di ritiro ho visto un atteggiamento molto positivo e propositivo da parte di tutti, c’è grande senso di responsabilità. Mi auguro che i miei calciatori apprezzino il mio modo di fare trasparente e lineare. Meglio dire una brutta verità che una bella bugia. Non penso di essere stato antipatico ai giocatori che ho allenato in passato. Quando si vince, poi, è più facile che si crei empatia».

La ‘mission’ di Conte è chiara: «Bisogna cercare di creare un mix tra veterani di grande affidabilità e giovani promettenti che hanno tutto per diventare grandi giocatori», dice il ct. Gigi Buffon, capitano della Nazionale, è convinto che gli azzurri possano rialzarsi rapidamente, dopo il flop mondiale, solo con Conte in panchina. «Mi auguro di non smentire le parole di Buffon. C’è tanto da lavorare. I veterani come Gigi, come De Rossi e come Pirlo devono aiutare i giovani a crescere», ribadisce, allargando il discorso anche ad Andrea Pirlo: il regista della Juventus ha dato l’addio alla Nazionale dopo i Mondiali ma, a quanto pare, è pronto a tornare sui propri passi. Capitolo formazione: Conte offre qualche indicazioni, senza però snocciolare l’undici. «Para Sirigu e non Buffon, che resta comunque titolare. Gioca Marchisio, perché è squalificato per la prossima gara ufficiale. Cercheremo di ruotare gli uomini nei ruoli più dispendiosi, a centrocampo e sugli esterni», dice. In attacco, «Stephan El Shaarawy ha avuto un piccolo problema, faremo le giuste valutazioni senza prendere rischi particolari. In questi 3 giorni ho visto che le mie idee sono già state applicate in campo, questo mi rende fiducioso». Per la sua gara d’esordio, punterà sul blocco juventino che ha guidato fino a pochi mesi fa? «Chi è qui, lo merita, a prescindere dal fatto che conosca la mia idea di calcio. Non è detto che debba giocare chi ha lavorato già con me. Ho giocatori bravi e disponibili, che hanno già intrapreso la strada giusta», afferma.

Fonte: Adnkronos

 

 

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