Sono intervenuti ai microfoni di Roma Radio il presidente della Roma James Pallotta e Mark Pannes. Di seguito l’intervista:
“Non vediamo l’ora di andare avanti e spiegare come questo è veramente un grande progetto per la Roma e la città”
I tifosi sono ansiosi di sapere qualcosa circa le differenze tra USA e Italia?
“Quello che abbiamo fatto in Italia è molto diverso da quanto fatto negli USA. Abbiamo cominciato a lavorare per cercato un sito adatto. Abbiamo lavorato con i gruppi ambientalisti, di imprenditori. Negli USA non ci sono tutte queste attenzioni, questa pianificazione. Sapevamo che ci sarebbero stati problemi e abbiamo giocato d’anticipo.
Vogliamo che lo stadio ospiti partite di rugby, concerti, eventi di ogni sorta, per continuare a manettrenere roma tra le città più visitate. Negli Stati Uniti la costruzione di uno stadio è fine a sé stessa. Noi abbiamo capito i problemi in anticipo e pianificato di conseguenza. Sono tre anni che ci lavoriamo”
Perché avete scelto Tor di Valle?
Mark Pannes: “Credo sia importante capire che fin dall’inizio di questo progetto siamo stati trasparenti. Abbiamo lavorato con una grande società immobiliare. Abbiamo ricevuto inizialmente più di 90 siti. Poi sono diventati 12, che abbiamo visitato; poi sono stati ridotti a 3. Poi è rimasto Tor di Valle. L’abbiamo scelto perché volevamo cambiare radicalmente la zona. Abbiamo cercato un posto che andasse ristrutturato, rimodernato a partire dallo sport. È uno dei migliori siti del Sud Europa. È importante capire che ci sono progetti per potenziare linee ferroviarie, e che migliorerà la viabilità. Sapevamo quando abbiamo intrapreso questo progetto che ci sarebbe stato da investire sulle infrastrutture, che siano svincoli, linee ferroviarie. Stiamo cercando di prendere il meglio dalle esperienze di vecchi stadi e metterli qui, grazie alle centinai di milioni di dollari investiti”.
Quanti?
Mark Pannes: “Abbiamo già detto in passato che l’intero progetto sarà il più grande progetto dagli anni ’20. Parliamo di oltre 1 miliardo di euro. Stiamo spendendo centinai di dolallari in infrastrutture. L’aeroporto sarà potenziato. Faremo tutto ciò che possiamo per far sì che Roma sia una delle maggiori mete del mondo. Sono tutti fondi privati. Ci sono stati gruppi finanziari che lavorano cono noi. Di solito questo non succede per gli stadi: se la struttura è finanziata privatamente, il comune investirà di propria tasca per le infrastrutture. Stiamo lavorando molto bene con il comune. Questo progetto permetterà alla gente di tor di valle di vivere questo progetto nel quotidiano. Ci saranno migliaia di posti di lavoro nella costruzione e anche a progetto completato. Man mano si vedrà anche l’intero panorama: oltre 50 ettari saranno di parchi, vicino all’acqua. Sarà bellissimo. Ho visto alcuni commenti su speculazioni edilizie: questo è totalmente falso. È un progetto ponderato, ha senso. È importante per la città e la squadra”.
Una delle problematiche sollevate ultimamente riguarda la proprietà della roma e dello stadio…
Pallotta: “E’ un’affermazione totalmente ridicola. L’unico motivo è finanziario. Società e club sono società diverse. È l’unico modo per finanziarie lo stadio. L’accordo per lo stadio è la cosa migliore per l’As Roma. Attualmente la Roma paga 8 milioni all’anno per l’affitto dello stadio. Al termine la roma pagherà 2 milioni all’anno. Questo è un benefico. La struttura proprietaria è per il meglio della squadra.
I finanziatori vogliono una garanzia, e separare la proprietà del club e della squadra è una garanzia.
Capiamo che ci possono essere delle preoccupazioni, ma è un meccanismo legale e finanziario.- c’è un affitto di 30 e possiamo tenerlo a tassi migliori. Stiamo prendendo soldi in affitto con tassi di prestito. Ma lo stadio della Roma, sarà della Roma.
Non si può caricare sul bilancio della Roma un miliardo di dollari per la costruzione dello stadio e delle infrastrutture. Questo serve per salvaguardare la squadra”.
Come si sente come investitore straniero nel campionato di Serie A?
Pallotta: “Le altre società capiscono che siamo seri. Tutto ciò che facciamo a livello di diritti tv, marchio, non possiamo farlo da soli. La Roma non è un entità unica. Noi abbiamo imparato dagli altri e spero che gli altri imparino da noi. Questo è un processo di crescita ce aiuterà la Serie A a migliorare. Per gli altri posso dire che sono estremamente emozionato. Abbiamo già fatto molto, stiamo lavorando con un ottimo staff. Uno dei cambiamenti fatti si possono vedere in Roma Radio e Roma TV. Si avverte questo entusiamo. Nella squadra, nello staff, in tutti i lavoratori. C’è grande creatività. Sono ottimista del nostro progetto che è programmato per i prossimi 20 anni. Questo è solo l’inizio.
I tifosi sono grandiosi, sin dal primo giorno. C’è un grande cambiamento in atto. La gente lo capisce e lo apprezza. Noi vogliamo fare la Roma il più grande team del mondo. È una grandissima ambizione, ma nessuno di noi sarà soddisfatto se non ci riusciremo”.
Lei si sente “tifoso”?
“Io sono sempre stato un po’ tifoso. Non avrei intrapreso questo progetto se non fossi stato un tifoso. C’è un forte lato da tifoso. Odio perdere, sono molto competitivo. L’aspetto finanziario affaristico c’è, se si vuole la squadra forte c’è bisogno di un grande sforzo finanziario. Anche la passione dei tifosi è grandiosa. Non sarebbe facile mantenere un distacco. Ho davvero una grande passione per questa città e questa squadra e non potrei vedermi più tifoso di così”.
Cosa potranno trovare i tifosi nel nuovo stadio?
“Il giorno che apriremo spero che i tifosi vengano soddisfatti dall’esperienza. Nel momento in cui entrano nello stadio sono convinto che sarà un’esperienza fantastica per i tifosi. Non vedo l’ora che arrivi la prima partita nel nuovo stadio. Spero di essere il primo ad entrare e vedere la meraviglia di tifosi. Non verrei essere nei giocatori dell’altra squadra. Sarà forse il campo più difficile del mondo. Questa struttura è costrita dai romani, lo costruiranno loro, questo è lo stadio dei cittadini, della città. Siamo fortunati a dare il via a questo progetto nella città più grande del mondo.
Domani gli assessori daranno il via libera. Siamo sicuri di avere il loro sostegno e dei cittadini”.
Dica qualcosa ai tifosi
“Volevo solo ringraziare tutti i tifosi per il sostegno in questi due anni. I tifosi e la città di roma stanno cominciando a capire di cosa si tratta questo progetto. Un progetto per roma. Mi sento parte di questa città. Ci avete dato molto calore. Io sarò solo di transizione nella storia della Roma.- siamo grati di avere questa opportunità, di far parte della migliore suqdra al mondo. Speriamo di fare tutto ciò che serve. Tutto ciò che facciamo è al servizio della città e della Roma.
Vorrei rivolgermi alla Curva Sud: hanno una grande maturità e una visione del futuro. Credo che c’è stato un grande inizio di stagione. Forza Roma!”
Fonte: Roma Radio