Sulla questione riguardo l’elezione del nuovo presidente della FIGC si è espresso anche il presidente del Torino Urbano Cairo:
«Il vero tema è che non è logico che la Lega Dilettanti e la Lega Pro, con tutto il rispetto, possano eleggere il presidente federale con una Serie A contraria». Sono le parole di Urbano Cairo, presidente del Torino.
La società granata ha ritirato il sostegno alla candidatura di Carlo Tavecchio, presidente della Lega Nazionale Dilettanti. Il numero 1 della LND non ha intenzione di fare marcia indietro dopo la gaffe razzista in cui è incappato la scorsa settimana. Tavecchio, come l’altro candidato Demetrio Albertini, ieri ha incontrato il presidente del Coni, Giovanni Malagò. «Non ho notizie di prima mano, non ho parlato con nessuno questa mattina – dice Cairo all’emittente radiofonica -. Ora si tratta di capire bene, vedo che Tavecchio vuole andare avanti ma l’appoggio un pò gli sta mancando. Il vero tema è che non è logico che la Lega Dilettanti e la Lega Pro, con tutto il rispetto, possa eleggere con una Serie A contraria».
«Oggi in Serie A ci sono in opposizione 8-9 società, sicuramente il fronte contrario è cresciuto molto rispetto a quando solo 2 società (Juventus e Roma, ndr) non appoggiavano la candidatura. C’è stato uno smottamento continuo», prosegue il numero 1 della società piemontese. «Noi abbiamo ritirato l’appoggio come hanno fatto Fiorentina, Cagliari, Sassuolo, Sampdoria, forse anche Cesena… Comincia ad essere una Serie A non più compatta, non è una Serie A in appoggio e di questo bisogna tenere conto», ribadisce evidenziando che «il problema ora è di governance generale. Non è giusto che con l’appoggio di Lega Dilettanti e Lega Pro si possa eleggere un presidente. Il calcio italiano, in tema di governance, è in grave ritardo».
Fonte: Radio 24