(M. Pinci) – Sulle onde degli umori variabili della città Garcia prova a tenersi in equilibrio. Roma-Fiorentina è la prima tappa di un cammino lunghissimo, la stagione del ritorno in Champions contro avversari – Bayern, City e Cska – da far tremare i polsi, da coniugare alla ricerca di una competitività in campionato degna delle attese di una piazza che sogna quel titolo atteso dal 2001.
“PUNTIAMO SUL GRUPPO, NON VEDIAMO L’ORA DI INIZIARE” – Anche per questo, gli alti e bassi della piazza irritano Rudi Garcia, che alla prima stagionale davanti ai microfoni si presenta nervoso, quasi aggressivo: “Ho letto di tutto, siamo passati da una Roma che aveva quasi vinto lo scudetto a pensieri più negativi, dalla cessione di Benatia agli infortuni“. Non nega l’evidenza il tecnico: “Abbiamo problemi – dice – ma in questo periodo ne hanno tutti. Io e i giocatori non possiamo dipendere dall’umore generale, i tifosi possono essere euforici o depressi, noi invece dobbiamo tenere dritta la barra. Puntando sulla forza del gruppo“. Proprio il gruppo è la vera incognita, dopo un’estate scossa dal caso Benatia e da qualche prestazione non proprio convincente nei test precampionato. Ma Garcia non fa drammi: “La squadra non vede l’ora di giocare gare ufficiali, dopo 7 settimane di preparazione che per degli atleti sono lunghissime. Loro sono uomini da competizione, e giocare subito una gara importante, in un Olimpico pieno, contro una Fiorentina che gioca un calcio propositivo, è cosa molto importante. Questo è un modo molto positivo per entrare in un campionato. L’obiettivo è regalare gioia ai tifosi“. Non chiedetegli però se la Roma sia più forte di un anno fa: “Non faccio paragoni con lo scorso anno, è un’altra storia e un’altra squadra con tanti nuovi. La rosa è più ampia, ed è necessario perché avremo tante partite, da qui a Natale giocheremo almeno 22 partite, e così anche se mancherà qualcuno, come sabato, potremo fare delle scelte. Quando torneranno Maicon e Strootman saremo più forti dal punto di vista mentale, ma anche i giovani hanno fame. Vorrei tenerli tutti“.
“ITURBE UN TALENTO, MANOLAS? E’ IL FUTURO…” – Occhi puntati, è inevitabile, soprattutto sui nuovi. A partire da Juan Iturbe, il grande colpo dell’estate. Garcia non dice se l’argentino sia pronto a partire dall’inizio, ma certo non fa nulla per nascondere la sua stima per l’ex giocatore del Verona: “Manuel ha una voglia tremenda, con il Fenerbahçe quando è entrato ha corso come un pazzo, sono davvero contento del suo atteggiamento. Sbaglierà qualcosa, ma ha un talento immenso, deve mantenere le sue qualità e imparare che ci sono delle posizioni da tenere. Ma lo sta già facendo. In attacco siamo tanti, siamo tranquilli e possiamo anche cambiare qualcosa“. Meno certezze, forse, sull’ultimo innesto, il greco Kostas Manolas, difensore chiamato a sostituire il grande ex Mehdi Benatia. “Per noi Manolas è il difensore del futuro – promette Garcia – ma non so se il futuro è sabato. E’ veloce, ha carattere e ha già giocato ad alti livelli, nel Mondiale e in Champions. Lui dice di essere pronto e questo è quello che conta, ma non gioca da tre settimane, e non c’è fretta. Dopo sabato, dall’Empoli in poi, avremo tre gare di fila in sette giorni”.
BENATIA, AFFARE DA 60 MLN. RABIOT A COSTO ZERO, POI CACCIA A TORRES – Intanto dalla Germania emergono nuovi dettagli sul trasferimento di Benatia. La Bild racconta di un affare da 60 milioni totali: oltre ai 26 milioni che incassa la Roma, il club tedesco pagherà provvigioni per 2,5 milioni lordi agli agenti del giocatore, Sissoko e Valker. Mentre il centrale marocchino, ironico e strafottente nel commentare il sorteggio Champions contro gli ex compagni (“Non ci credo, troppo contento, che fortuna!“) guadagnerà 5,5 milioni lordi a stagione, circa 2,7 netti, più un milione lordo di premi. In tutto, può guadagnare al massimo 3,1 milioni netti. Meno, molti meno di quelli che guadagnerebbe a RomaAdrien Rabiot. In Francia sono sicuri: Sabatini ha raggiunto un accordo con il Psg per il giovane centrocampista transalpino, forte del contratto in scadenza a giugno 2015 con i campioni di Francia. L’idea della Roma però è un’altra: strappare un l’accordo con il giocatore, grazie ai contatti frequentissimi con la mamma-agente, per portarlo a Trigoria a costo zero la prossima estate, quando scadrà il suo accordo con i parigini. Intanto oltre al Chelsea, anche l’Arsenal si muove su Destro (“Un giocatore sottovalutato ma importante, e migliorerà ancora“, giura Garcia). Mentre Sabatini giovedì ha incontrato, insieme al mediatore Giuffrida, Margarita Garay, la agente di Fernando Torres. Se riuscirà a soffiare il centravanti spagnolo al Milan è presto per dirlo: da qui a lunedì, tutto può ancora succedere.
Fonte: repubblica.it