Vincere la guerra ancor prima di scendere sul campo di battaglia, prepararsi a tutto per non trovarsi improvvisamente in difficoltà. L’atteggiamento con cui Rudi Garcia si avvicina all’esordio in campionato contro la Fiorentina è quello di chi non lascia nulla al caso. «La difficoltà nel preparare una nuova stagione è dover pensare a tutto, anticipare le cose, prevenire l’imprevedibile. Ogni dettaglio è importante, può cambiare un’annata. La stagione si vince adesso, una volta partiti non si può cambiare». Prima di mettersi in marcia, viceversa, c’è ancora tempo per promesse e auspici. Capitan Totti, ad esempio, vorrebbe festeggiare il suo 23/o anno in giallorosso regalandosi il tricolore. «A cosa sarei disposto a rinunciare per lo scudetto? Dipende a cosa devo rinunciare…la Nutella? Facciamo il gelato per un anno – il fioretto del numero 10 -. Sto invecchiando, e prima mi divertivo di più, ma il calcio resta la mia passione. Quando non sarà più così sarò il primo a farmi da parte». In attesa di quel giorno Totti proverà ad arricchire la propria bacheca di trofei con l’aiuto di Rudi Garcia: «È una brava persona, è venuto in punta di piedi ma è riuscito a capire subito l’ambiente. Ha voglia di fare bene, e spero di riuscirci insieme». Il tecnico francese, dal canto suo, non vede l’ora di cominciare. «Siamo tutti carichi. L’anno scorso è stato bello, lavoriamo per la felicità dei tifosi e anche per vivere delle grandi emozioni collettive – ricorda Garcia -.
Il mercato è importante, ci sono ancora alcuni giorni per lavorare (Romagnoli è destinato alla Sampdoria e il ds Sabatini sceglierà il sostituto tra Basa o Balanta, ndr), ma intanto ci stiamo allenando bene sul campo». Per poter partire subito forte. «Ma non conta solo l’inizio della stagione, conta la stagione intera – sottolinea -. Non possiamo essere come i tifosi, passare dall’euforia alla depressione, noi dobbiamo essere sicuri delle nostre forze». Così come Kostantinos Manolas è sicuro dei propri mezzi. «Ho avuto offerte da grandi club, mi ha cercato anche la Juventus, ma venire alla Roma è stata la scelta migliore – assicura il difensore greco prelevato dall’Olympiacos -. Adesso deciderà Garcia se farmi giocare già sabato (il transfer dalla Grecia è già arrivato, ndr), io comunque sono pronto non al 100% ma al 120%». «Benatia? È stato un bravissimo calciatore, ma lui rappresenta il passato, io il presente – taglia corto Manolas parlando del marocchino ceduto al Bayern Monaco -. So che la Roma ha esigenze alte, ma io mi sento all’altezza, punto allo scudetto come tutta la squadra. La Roma ha grandi potenzialità, e con la rosa che abbiamo possiamo fare bene anche in Champions League». E proprio per seguire dal vivo il sorteggio dei gironi James Pallotta sbarcherà domani a Montecarlo. Il presidente poi si sposterà nella Capitale, dove venerdì sarà impegnato nel cda a Trigoria (il primo dopo l’uscita di UniCredit dalla proprietà). Sabato poi Pallotta sarà sugli spalti dell’Olimpico per la gara di campionato coi viola, mentre all’inizio della prossima settimana vedrà il sindaco Marino per discutere del nuovo stadio di Tor di Valle.
Fonte: Ansa