Il primo giorno di Antonio Conte come ct dell’Italia e’ trascorso sul campo. In linea con il desiderio, manifestato ieri in conferenza stampa, di volere “un rapporto molto costante e intenso con tutti gli allenatori di club“. E, dopo aver assistito ieri sera al San Paolo al preliminare di Champions tra Napoli e Athletic Bilbao, non e’ un caso che il tour nei ritiri delle squadre di A sia iniziato proprio da Roma – dove il nuovo commissario tecnico soggiorna per programmare i primi impegni azzurri – e dalla Lazio di quel Claudio Lotito che ha assistito il neo presidente Figc, Carlo Tavecchio, nel primo incontro andato in scena tra i due e che ieri ha seguito la conferenza stampa in prima fila. Lui, infatti, oltre ad essere il grande vincitore di queste elezioni federali e’ anche il garante, per conto della Lega di Serie A, dell’impegno dei club a una maggiore apertura al ct (vedi stage), che non c’era stata con Prandelli.
Il commissario tecnico, in jeans e polo blu, ha varcato i cancelli del centro sportivo di Formello poco prima dell’inizio della seduta di allenamento della squadra di Pioli. Una visita all’area tecnica con il ds Tare, un colloquio con il tecnico e con i giocatori, tra cui gli azzurri Candreva (che voleva alla Juve e che quindi diventera’ ancora piu’ importante nello scacchiere della Nazionale) e Parolo, e poi a bordo campo per seguire parte della sessione. Li’ ha parlottato a lungo con il portiere Marchetti, che spera che le porte della Nazionale siano ancora aperte per lui. Poi quando se ne stava andando, per non interrompere l’allenamento,ha salutato da lontano Pioli che gli ha strillato un “ciao Antonio, in bocca al lupo”.
Quindi, in macchina con Mauro Vladovich, segretario delle squadre nazionali, si e’ spostato a Trigoria,verso le 11.30, in quel centro ‘Bernardini’ che proprio un anno fa, quando era allenatore della Juve, gli aveva aperto le porte per preparare al meglio la sfida di Supercoppa contro la Lazio. Stavolta pero’ la sua visita non ha suscitato polemiche tra i tifosi della Roma. E’ stata, invece, l’occasione per incontrare la dirigenza giallorossa, dal ceo Italo Zanzi a Claudio Fenucci e, soprattutto, l’allenatore Rudi Garcia. I due, antagonisti nella sfida scudetto della passata stagione, hanno parlato al bar del centro sportivo per 20 minuti, da soli, in un clima disteso. Poi il francese l’ha accompagnato dai giocatori che hanno svolto soltanto una seduta in palestra (ieri hanno giocato l’amichevole con il Fenerbahce), in quella parte di Trigoria che Conte non aveva ancora visto. C’erano tutti: dall’infortunato Balzaretti ad Astori, De Rossi, Florenzi e Destro. C’era anche Totti che con lui gioco’ l’Europeo del 2000.
E a proposito di Roma e Lazio, Conte a sua insaputa e’ stato nei giorni scorsi al centro del ‘primo’ derby in consiglio federale. E’ stato infattiMorgan De Sanctis, portiere della Roma e consigliere in quota Aic, asollevare a Tavecchio e Lotito obiezioni sull’intervento diretto dello sponsor nel contratto del ct: ne e’ nata una discussione, poi si e’ deciso di cambiare la formula. Non piu’ un contratto Conte-Figc e Conte-Puma, ma due contratti tra ct e federazione e l’intervento economico dello sponsor tecnico tramite la Figc.
Fonte: ansa
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