Ecco le parole di Fabrizio Panecaldo, coordinatore della maggioranza del Comune di Roma, ha parlato del progetto dello stadio della Roma e del corso dei lavori in “Conferenza dei servizi”. Ecco le sue parole:
“La Conferenza dei Servizi per lo stadio della Roma non è chiusa, una volta chiusa ci sarà l’approvazione per la pubblica utilità da parte del Consiglio dell’Assemblea Capitolina. In teoria dovrebbe avvenire il 29 agosto ma penso che ci sarà uno slittamento per fine settembre. E’ normale che sia preoccupato per i numeri delle persone che frequenterà tutti i giorni quel quadrante. Se non è garantita l’accessibilità è chiaro che si muove un problema. Il Comune ha manifestato la volontà di aiutare la nascita dello stadio della Roma dopo di che le cose vanno fatte ad alcune condizioni. La città non può permettersi il lusso di fare una bella opera e poi quest’opera essere maledetta insieme agli amministratori che l’hanno approvata”.
Sul tema urbanistico che si muovono le maggiori perplessità del Comune: “Il progetto prevede l’allargamento della Via del Mare fino alla zona stadio ma non fino a Ponte Marconi. Le persone se vanno sia allo stadio che negli uffici non è che partono solo dal versante opposto di Ponte Marconi ma arrivano da tutte le direzioni, quindi la prima condizione è l’allargamento della Via del Mare e la riunificazione con la Via Ostiense su tutto il tragitto. Ciò comporterà circa 80-100 milioni in più di spese rispetto al budget previsto e questo non ce lo vogliamo accollare noi come città. Ci vuole un atto di generosità da parte della proprietà: si comprano giocatori a 40-50 milioni, facciamo conto che questa cosa qui equivale a due giocatori. Le cubature sono un problema se non hanno un tema dell’accessibilità. Non lo definirei un ecomostro e notoriamente io sono un ambientalista. Se il tema dell’accessibilità viene risolto lo stadio per noi si farà. Loro per fare 270 milioni di opere accessorie per la pubblica utilità, avrebbero bisogno di queste ulteriori cubature: noi siamo intenzionati a scendere“.
Per quanto riguarda invece i rischi idrogeologici: “Per quello che ci è dato sapere, non ci sarebbero così come detto. Ci sarebbe un tema per il depuratore ma non c’è un problema esondazione in quell’area. Il quartiere però viene messo in sicurezza dal progetto. Per i parcheggi ci sono 8-10 mila posti e per uno stadio di 50 mila posti si prevede quindi che molte persone vadano con la metropolitana. Il rischio che la gente possa parcheggiare anche sui marciapiedi è alto, bisognerà impedire nella realizzazione della viabilità la sosta selvaggia. Andrà incentivato dunque l’uso del mezzo pubblico”.
Fonte: forzaroma.info