(S. Riggio) – Dopo Real Madrid e Manchester United, l’Inter è attesa oggi a un altro esame importante nella sfida tutta italiana con la Roma di Rudi Garcia (a Filadelfia, ore 19 in diretta su Sky), nella terza giornata della Guinness Cup. La tournée americana sta dando ottime indicazioni a tutti: al di là del gol subito da Bale, la difesa ha dimostrato — almeno in queste prime amichevoli — di sapere reggere l’urto dei grandi club europei e la squadra è apparsa molto più compatta. Walter Mazzarri è soddisfatto della crescita dei nerazzurri in questa fase di preparazione statunitense: «È stato organizzato bene tutto, i ragazzi hanno risposto e si sono allenati. Per come la vedo io, è funzionato alla grande tutto». I giallorossi sono i favoriti per lo scudetto: «Dobbiamo guardare la nostra crescita, la nostra prestazione. La Roma è una squadra fortissima, si è anche rinforzata. Sarà un buon test, ma va preso per quello che è». Ieri Kovacic è rientrato in gruppo, ma il giovane centrocampista croato non sarà schierato dall’inizio: «Ero tentato, ma aveva qualche remora. Partirà dalla panchina, farà un bel riscaldamento e se starà bene vorrei fargli fare qualche minuto. Ho visto tutti i ragazzi che hanno voglia di meritarsi questa maglia e di fare qualcosa di importante, quindi questi sono buoni presupposti. Cosa mi aspetto? Voglio delle conferme, dobbiamo continuare così. Non bisogna mai accontentarsi, ma fare sempre qualcosa di più». Osservato speciale sarà Dodò, l’ex della partita. Il giovane terzino, insieme a Vidic, è una delle note migliori di questa Inter. Il brasiliano si è ben ambientato nella realtà nerazzurra: «Non avevo mai giocato con una difesa a tre nella mia carriera, ma mi sto abituando e sto imparando. Differenze fra Mazzarri e Garcia? Ognuno ha il suo modo di lavorare. A Roma Garcia non parlava bene l’italiano ed era alla sua prima esperienza in Italia. Mazzarri è alla seconda stagione all’Inter e ci dà ogni giorno molti consigli. Per me affrontare la Roma così presto è un po’ strano. È un po’ come incontrare dopo pochi giorni una ex fidanzata», ha spiegato Dodò. In palio c’è la finale di Miami. Non sarà la Champions League, ma è pur sempre qualcosa dalla quale ripartire.