Dopo le dimissioni di Conte, oggi è il giorno della presentazione di Max Allegri come nuovo allenatore della Juventus. Queste le sue parole.
“Buongiorno a tutti, da oggi iniziamo a lavorare insieme. Per me è un onore, è stato un fulmine a ciel sereno la chiamata di ieri. So cosa vuol dire accettare la proposta di una società importante come la Juventus. Da domani comincerò a lavorare con la società e la squadra. Sono stato chiamato da una società ricca di storia e tradizione. In questo momento io penserò al presente ma anche al futuro. Sono a disposizione e cercherò di contribuire con nuove vittorie”.
Emozione? “Sono fortunato, sono cinque anni ad alti livelli. Ho allenato una grane squadra come il Milan e ora tocca alla Juventus. Oggi mi trovate un po’ arrugginito. È uno stimolo importante e un onore per continuare a vincere. Capisco lo scetticismo dei tifosi, in un giorno hanno cambiato allenatore. Li conquisterò con i risultati, il lavoro, il rispetto e la professionalità. Avranno modo come voi di conoscermi. Capisco l’importanza di allenare la Juventus. È normale ci sia questa reazione, perché Conte ha rappresentato la Juventus sia da giocatore che da allenatore”.
Come si lavora adesso tra campionato e Champions? “In Italia è stato fatto qualcosa di straordinario. La società ora cercherà di portare avanti il mercato in modo da accrescere il valore della squadra anche in Champions”.
Il rapporto con Pirlo? “Con Andrea ho un ottimo rapporto, non ci siamo ancora sentiti. È un campione, finché è stato un campione al Milan con me ha fatto anni indimenticabili, anni che sta facendo anche qui e sono fortunato di averlo ritrovato. L’ultimo anno ha subito una serie di infortuni e poi ha fatto fatica a rientrare. Alla fine Andrea ha deciso di venire alla Juve e io ora dopo tre anni, fortunatamente, lo ritroverò qui. Non ho mai mai messo in discussione il suo valore”.
Che Juve hai in mente? Evra? “Non si discute Evra, è di caratura internazionale. Non sono ancora arrivato, conosco la squadra perché anni,o giovato tanto. Non stravolgerò la squadra, lavorerò sui giocatori, porterò degli accorgimenti per cercare di migliorare una squadra già grande. In Italia la Juve rimane la favorita, vedremo alla fine del mercato come si saranno mosse anche le altre squadre. In Europa ci sono tanti club importanti e blasonati. Come ha fatto l’Atletico quest’anno abbiamo il dovere di fare una grande champions e la Juve deve stare tra le prime otto d’Europa”.
Difesa a tre? “Sfrutterò i giocatori al meglio in base alle loro caratteristiche. Dalla vecchia C2 mi è capitato, hai giocatori con determinate caratteristiche e poi ti modifichi. L’importante è avere i presupposti per vincere”.
Sfida difficile o stimolante? “Stimolante, arrivare al quarto scudetto di fila non sarà facile ma sono molto stimolato”.
Già incontrato la squadra? “Non ancora, sono arrivato subito qui. Stasera lo incontrerò e da domani cominceremo a lavorare. Conte ha fatto tre anni importanti, ha ottenuto grandi risultati. Cercherò di migliorare questa squadra. Pogba e Vidal sono giocatori di livello internazionale e sono contento di allenarli”.
Preoccupato dello stato fisico della squadra? “Nel DNA della Juventus non esiste l’essere appagati. L’avvocato diceva che “la prossima vittoria è sempre la più bella” e io credo lo stesso. Io sono nuovo per i giocatori e loro per me, da quando rientreranno tutti cercheremo di continuare a lavorare per arrivare a vincere, cosa che non è sempre così scontata “.
Morata? “È un giovane del Real con le potenzialità di diventare un campione quindi a livello tecnico posso solo che dare un giudizio positivo”.
L’amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta parla in sala stampa. Il dirigente bianconero ha spiegato i motivi che hanno portato all’addio di Conte e alla scelta di Massimiliano Allegri. Queste le sue parole:
Sull’addio di Antonio Conte: “Tutti sanno come si è conclusa la giornata di ieri. Conte non è più l’allenatore della Juventus dopo un’esperienza più che positiva. Abbiamo fatto qualcosa di storico, qualcosa che rimarrà per sempre nella bacheca dei trofei bianconera. Abbiamo vinto 3 scudetti e 2 Supercoppe, voglio ringraziare Conte per tutto quello che ha fatto. Conte è un vincente, lo ha dimostrato sul campo con grande conoscenza calcistica e grandi idee. Ci ha fatto crescere come società, per questo gli auguro una carriera ricca di successi. Purtroppo il calcio viaggia ad una velocità estrema, ma oggi si aprirà un nuovo percorso. L’obiettivo è quello di continuare a vincere, come ci impone il blasone della Juve. Ripeto, abbiamo agito con una velocità estrema”.
Su Allegri: “Era il profilo più adatto per sostituire Conte. Ha sempre dimostrato di saper vincere: prima col Sassuolo, poi col Cagliari dove ha vinto il premio di miglior tecnico in serie A e quindi il Milan con cui ha vinto lo scudetto al primo anno. Seguendo i principi di cui prima, ecco spiegata la scelta di Allegri”.
Ancora sull’addio di Conte: “Ieri si è vissuto l’epilogo di un confronto che è andato in scena negli ultimi mesi. Noi abbiamo tentato in tutti i modi di ‘tenercelo stretto’, visto che lo riteniamo un tecnico vincente che ha contribuito in parte rilevante al raggiungimento di certi obiettivi. Il nostro è stato un confronto in cui erano chiare due posizioni: noi volevamo continuare, Conte ha spesso palesato la propria voglia di fermarsi. Quando si è presentato in ritiro si sono palesate altre difficoltà assolutamente non legate alla società o al calciomercato, ma ad una sua condizione personale. Abbiamo stipulato la risoluzione del contratto e così siamo arrivati alla conclusione di un’esperienza straordinaria. La Juventus è una società seria, che sceglie in maniera oculata e ha un blasone, un palmares. Bisogna guardare al presente e al futuro con ottimismo per vincere”.
Sulle voci di alcuni giocatori insoddisfatti: “Nessun giocatore ha chiesto un incontro dopo l’addio di Conte. Sono professionisti con cui abbiamo rapporti schietti”
Su Vidal e Iturbe: “Vidal è un calciatore della Juventus. Non abbiamo mai messo in vendita il calciatore, che ha avuto richieste importanti. E’ uno dei principali attori di questa squadra e da parte nostra ce lo teniamo ben stretto. Per la mia esperienza, è il calciatore che decide il futuro. Proprio ieri Vidal ci ha manifestato la sua felicità nel proseguire l’avventura con la Juventus, e noi vogliamo trattenerlo. E’ evidente che bisognava fermarsi e confrontarsi col cambio di allenatore, perché le idee non sempre sono le stesse. Ci siamo confrontati e abbiamo fatto una base di profili di calciatori che possono essere diversi da prima. Iturbe è un calciatore di valore. Abbiamo avuto dei confronti col Verona, poi la cosa si è fermata in seguito anche al cambiamento repentino della conduzione tecnica i nostri obiettivi sono differenti”