Continua il tour estivo della Roma negli Usa, ma dopo la vittoria sul Liverpool arriva il primo ko contro gli inglesi del Manchester United, vera e propria bestia nera della squadra capitolina. 3-2 il risultato finale, con la formazione di Garcia a due facce: volenterosa ma acerba nel primo tempo, concreta e più affidabile nella ripresa. Ecco secondo la nostra redazione chi tra i giallorossi ha fatto una figura migliore nella gara di Denver e chi invece è risultato meno in forma.
I TOP:
Leandro Castan – Entra il brasiliano dopo le fatiche della difesa nel primo tempo e rimette le cose a posto. Deciso, concentrato, sembra non aver mai fatto vacanze dopo la bellissima stagione disputata lo scorso anno. Anche un leader come Benatia ha bisogno della grinta di Castan al suo fianco.
Miralem Pjanic – Il suo gol è già leggenda, una conclusione da 60 metri che fa impallidire i migliori quarter-back di football americano. A parte la rete che riapre il match, dà una marcia in più alla manovra, vista la qualità e la visione di gioco impeccabile. Imprenscindibile lì in mezzo.
Antonio Sanabria – Non sarà un bomber scatenato, ma quando entra in possesso di palla appare come un pericolo costante per la porta avversaria. Per ora ha il solo difetto di giocare lontano dall’area, ma per il resto ha subito mostrato le qualità migliori per sfondare: proprietà di palleggio, tocco raffinato e anche buon tiro. Il ragazzo si farà.
I FLOP:
Urby Emanuelson – Il fallo da rigore su Welbeck è da bollino rosso; appare in ritardo, ma non per condizione atletica, piuttosto per mentalità ed equilibrio tattico. Garcia dovrà lavorare molto a livello psicologico per farlo tornare un esterno coi fiocchi.
Alessio Romagnoli – Garcia e la Roma si fidano ciecamente delle sue qualità, ma il problema sta nella continuità di rendimento. Alterna buone chiusure da centrale navigato a distrazioni di posizione o movimento piuttosto immature. Sul gol di Mata ha colpe evidenti.
Alessandro Florenzi – Gira troppo a vuoto, spesso non riconosce la sua posizione in campo. Negli inserimenti senza palla è sempre agile e puntuale, ma quando viene chiamato in causa appare spento e confuso. Meglio da centrocampista come visto a Boston contro il Liverpool.
Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)
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