La Roma ha aperto il suo tour estivo made in Usa con una vittoria di misura sul Liverpool; ma il risultato ha contato poco nella testa di Rudi Garcia in quel di Boston, con il tecnico francese maggiormente attento alla prestazione ed al livello di preparazione atletica dei suoi ragazzi. Ecco secondo la nostra redazione chi tra i giallorossi ha fatto una figura migliore nella gara al Fenway Park e chi invece è risultato meno pronto degli altri.
I TOP:
Mehdi BENATIA – Sicuramente il mgliore dei suoi, torna leader difensivo dopo mesi passati a pensare al futuro e all’adeguamento di contratto. Per una sera si lascia tutto alle spalle giocando da grande stopper, provvidenziale e sempre presente, come già visto nella scorsa stagione. Un Benatia così per la Roma è oro colato.
Seydou KEITA – Esperienza e qualità già intravisti alla prima uscita; colui che aveva rimesso a posto la mediana del Valencia in pochi mesi, dopo qualche giorno scarso di ritiro si prende anche la fiducia nella Roma, giocando con estrema tranquillità e dimostrando un’ottima visione di gioco. Lui e Nainggolan, come seconde linee, appaiono una coppia perfetta ed adeguata in vista di campionato e Champions.
Marco BORRIELLO – Tra i tanti giovanissimi entrati nel secondo tempo spicca la sua grinta ed esperienza, che con l’età sembra fortificarsi sempre più. La sua pericolosità in area di rigore fa scaturire l’autorete-vittoria di Agger al 90′, ma ciò che colpisce è la volontà di mettersi in mostra. Se non fosse per l’ingaggio esagerato sarebbe da tenere come terzo centravanti.
I FLOP:
Juan Manuel ITURBE – In ritardo rispetto ai compagni e si vede, forse era troppo presto per schierarlo in una gara del genere. Un paio di spunti vani nel primo tempo, tanti errori nei passaggi. Ma l’impressione è che, quando tornerà in forma, diventerà assolutamente devastante.
Mattia DESTRO – La sua stazza fisica gli impone un recupero atletico più difficile rispetto al resto dei compagni, tanto da apparire ancora appesantito e al rilento. Garcia lo schiera nella ripresa ma fa fatica a trovare la posizione giusta, sia vicino a Totti che accanto al suo ‘simile’ Borriello. Attendiamo la miglior forma anche da lui.
Mihai BALASA – Tra i giovani schierati nel secondo tempo è quello che convince di meno. Concentrato e attivo sì, ma sbaglia troppo in fase di appoggio. Ci può stare per un ragazzo di 19 anni alle prime esperienze importanti, ma se rapportato alla bella figura dei coetanei Somma e Calbresi viene da pensare che è leggermente in ritardo.
Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)