“Il mio auspicio e’ che nell’assemblea elettiva dell’11 agosto ci sia un candidato che sappia prendere il massimo dei consensi, perche’ non vorrei rischiare, negli interessi del calcio e in assoluto del Paese, che questo candidato anziche’ unire divida”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malago’, interpellato a margine della Giunta Coni sulla situazione della Figc in vista dell’elezione di un nuovo presidente al posto del dimissionario Giancarlo Abete. “Il Coni, normative alla mano, non puo’ fare assolutamente niente. Perche’ non si puo’ che rispettare quello che i tesserati desiderano”, spiega Malago’, riferendosi alle pressanti richieste di prendere in mano la situazione.“Sono molto tirato per la giacchetta da diverse settimane, anche da persone influenti che stimo e dalle istituzioni. Io rispondo a tutti, ma credo che non si conoscano bene le norme in merito. Stiamo a vedere, se poi dovesse esserci l’esigenza, che e’ tutta un’altra questione, il Coni fara’ la sua parte”.
“Con un commissariamento? Si’, ma con questo tipo di dinamiche statutarie oggi di fatto, essendo venuto meno il veto delle componenti, ritengo che sia abbastanza improbabile che avvenga cio’. Pero’ stiamo a vedere£. Per il momento, l’unico probabile candidato resta il presidente della Lega Dilettanti, Carlo Tavecchio, che Malago’ incontrera’ nei prossimi giorni. “Lo dico con franchezza – ha precisato il capo dello sport italiano – e vale per chiunque: se mi si chiede un appuntamento, su un argomento di interesse, io parlo con tutti. Piu’ che mai con un candidato della Federcalcio, ci mancherebbe”.
“Dopo le dimissioni di Abete, con tutti in vacanza, l’11 agosto si deve trovare uno con la formula magica per rimettere in due anni a posto il calcio italiano, ma non vi sembra strano che non ci si fermi per prenderci il tempo necessario? Questa macchina va a singhiozzi ormai da 30 anni, perciò ci ritroviamo qui. L’ho già detto, se uno sbaglia già tre volte è inutile convincerlo, continuerà a sbagliare. In un momento così critico, i problemi li risolvono Renzi e Delrio se ci mettono la faccia. Non possono lavarsene le mani e far mettere la faccia a qualcun altro che rischierà di passare per il colpevole…Io non sono per il commissariamento, ma per l’azzeramento…”. Sono le parole del presidente del Napoli, Aurelio de Laurentiis, sul futuro del calcio italiano e sul prossimo presidente della Figc.
“Se bisogna guardare al modello tedesco? Nel calcio i media condizionano, la virtualizzazione ha cambiato questo sport. Quando si parla di diritti tv si deve tenere conto che in Germania la tv a pagamento è meno sviluppata. Quello che vale in un paese può non valere in un altro. Condizionano i contenuti, non una partita. Fino a quando ci sarà questa evoluzione, non so il tempo perduto sugli stadi quanto possa essere colmabile. Non vorrei che tutti facessimo uno sforzo importante, non ammortizzabile, per rifare gli stadi con una legge sbagliata”, aggiunge De Laurentiis alla presentazione dell’accordo con Pasta Garofalo, secondo main sponsor del Napoli. “Inutile parlare di stadi, c’è anche la sicurezza su cui abbiamo abdicato da Raciti in poi”.
Fonte: adnkronos
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