Talento e carattere. Walter Sabatini sceglie di fare i suoi investimenti in giovani che presentino queste due caratteristiche. E Leandro Paredes le possiede entrambe in grande quantità. Dopo esser giunto in Italia a gennaio ed il “parcheggio” al Chievo Verona, l’argentino classe ’94 è partito per gli USA dove ha giocato con la Roma l’amichevole contro l’Orlando City. Paredes ha raccontato tutte le sue aspettative al quotidiano sportivo argentino Olè:
“Al di là del fatto che non ho trovato continuità, quando al Boca sono stato chiamato in causa, qualche volta ho giocato abbastanza bene, altre meno. Ma la gente ancora mi saluta e mi chiede di tornare, tanto male non ho fatto allora”
La tua esperienza in Italia?
“Sono stato 20 giorni a Roma e ho avuto l’opportunità di giocare con Francesco Totti. Lui è un giocatore immenso. Non avendo il passaporto comunitario a gennaio mi hanno mandato al Chievo. Tutto ciò mi ha aiutato ad adattarmi. In questi mesi in Italia ho imparato molte cose. Qui si gioca in modo molto dinamico, sempre a due tocchi, molto più veloce rispetto alla Primera División. Questo mi è sempre piaciuto avere la palla tra i piedi, mi ha costretto a giocare più velocemente, anche perché gli avversari fanno molto pressing. Fin dai primi allenamenti ho capito che se non avessi giocato in quel modo avrei perso subito la palla”.
Cosa ti aspetti dalla prossima stagione?
“Mi piacerebbe avere continuità, che è fondamentale per un giocatore. Ma ora ho una grande opportunità in un club molto importante. Prima delle vacanze, ho giocato in un’amichevole con la maglia della Roma, negli Stati Uniti. Rudi Garcia mi ha detto che era molto soddisfatto di me e che dovrò tornare a Roma il 15 luglio, per rimanere qua. Sono molto felice di questo. Il mio sogno? Quello di tutti i calciatori: giocare in Europa, disputando la Champions League. Sto cercando di essere calmo e positivo. Spero di poter dimostrare ed ottenere tutto ciò che non sono riuscito a dare al Boca Juniors”.
Fonte: Olè