(F. Balzani) Altro che gemellaggio. Il comunicato degli ultras romanisti uscito martedì mattina in cui si dice che «la Curva Sud rimane e rimarrà sempre al fianco di un suo fratello (Daniele De Santis, ndr)» pur «stringendosi al dolore della famiglia di Ciro Esposito perché la morte non ha colori né bandiere » ha scatenato l’ira dei tifosi napoletani che sui forum ultras annunciano battaglia su ogni campo ai tifosi romanisti. Non solo gli stadi.
Località di vacanza, autogrill e terreni neutri (con particolare attenzione alla zona del Pescarese) non saranno tranquilli nei prossimi mesi e al fianco dei tifosi napoletani si è schierato il movimento ultras di mezza Europa. Occhi puntati anche sul luogo di ritiro della Roma (in Austria a pochi km da Graz).
La presa di posizione della Sud ha innalzato a livelli record un clima di tensione già elevato dopo la morte di Ciro. Anche lo zio del ragazzo ha usato parole forti: «I tifosi romani dovrebbero dire da che parte stanno, il comunicato non ha chiarito la situazione. Anzi, loro, moralmente, stanno dalla parte della pistola che ha ucciso mio nipote. Gli spettatori che all’Olimpico durante Roma-Juve presero le distanze dagli striscioni pro De Santis hanno tutta la mia solidarietà». Il comunicato della Sud è stato commentato anche da Luca Di Bartolomei, figlio dell’indimenticato Agostino: “Scritto da quattro persone che non parlano a nome di tutti i tifosi. Non riesco a riflettere sul contenuto esplosivo/offensivo di questo comunicato. L’asticella va alzata verso l’alto”.
Sui social network, in particolare sulle pagine Facebook della Curva Sud, in molti si sono ribellati al comunicato decidendo in massa di abbandonare il gruppo e manifestare il proprio dissenso anche nelle numerose radio capitoline. Lo zoccolo duro però non fa passi indietro e ieri ha pubblicato numerose foto di striscioni del passato contro Napoli.
Fonte: leggo