Non c’e’ solo la Nazionale di calcio:anche quella degli arbitri e’ in attesa di conoscere il suo ‘ct’. Ma non per molto: venerdi’, infatti, il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, annuncera’ il successore di Stefano Braschi, come designatore degli arbitri di Serie A. Escluso Rosetti, in corsa per sostituire Braschi sembrano esserci nell’ordineMessina e Farina. Nel frattempo, il Comitato Nazionale dei fischietti italiani ha scelto la rosa di chi dirigera’ i match della stagione 2014-2015.
Lasciano per raggiunto limite di permanenza Mauro Bergonzi (sezione Genova) e Andrea De Marco (sezione Chiavari), mentre sono promossi dalla Can B alla Can A, Angelo Cervellera (Taranto) e Marco Di Bello(Brindisi). Tra gli assistenti salgono in A Valentino Fiorito (Salerno), Omar Gava (Conegliano), Valerio Pegorin (Latina), Sergio Ranghetti (Chiari) e Alberto Tegoni (Milano). ‘Dismessi’, per normale avvicendamento, Roberto Iannello (Novi Ligure) e per limite di permanenza Maurizio Liberti (Genova), Massimiliano Grilli (Gubbio) e Walter Giachero (Pinerolo).
‘‘Sento parlare di ‘cantera’ ma noi siamo sempre stati al passo con i tempi – rivendica Nicchi, nel corso di una conferenza svoltasi in Figc -. E abbiamo anche una ‘cantera’ dirigenziale di prima qualita’ che cresce di pari passo“. Doveroso un bilancio della stagione passata e caratterizzata da ”585.000 partite, dai campionati piu’ piccoli alla serie A”. ”In Serie A c’e’ stato un momento di fibrillazione, ma il campionato e’ finito nel miglior modo possibile. Braschi ha fatto un grandissimo lavoro fino all’ultimo giorno, con un gruppo prima disomogeneo e ormai strutturato di arbitri, in cui ognuno puo’ dirigere una partita importante“. Lo stesso designatore ammette di lasciare ”una buona eredita”’, con un ”gruppo molto coeso e compatto, in cui c’e’ un’ampia possibilita’ di rotazione”.
Il ritiro degli arbitri della Can A iniziera’ il 28 luglio. ”Noi siamo pronti a fischiare, portate il pallone e le squadre”, dice Nicchi che a livello federale spera di ”trovare al piu’ presto una soluzione” alla questione aperta con le dimissioni del presidente Figc, Giancarlo Abete perche’ ”l’Italia non puo’ concedersi spazi troppo lunghi”. Il suo sguardo pero’ e’ rivolto anche in Brasile dove ”ancora stiamo giocando i Mondiali con la nostra seconda Nazionale” composta dall’arbitro Nicola Rizzoli e dai suoi assistenti e da dove il presidente della Fifa, Joseph Blatter, ha aperto alla moviola in campo. ”Se la Fifa dice si’ ci adeguiamo – assicura Nicchi -. Ma se Blatter non fa approvare quello che dice e’ come se non avesse detto niente”. Apertura allo spray: ”Non risolve i problemi del calcio ma ai mondiali sta funzionando. Stiamo valutando la possibilita’ di immetterlo ma bisogna vedere i costi e se federazione e leghe ce lo chiederanno”.
Fonte: Ansa
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