L’attaccante della Roma Gervinho ha parlato delle sue emozioni per l’avvicinarsi dell’esordio nel Mondiale con la sua Costa d’Avorio.
“Ci siamo. Si parte. Sono emozionato, il Mondiale mi rende euforico. Sono curioso del Paese che ci ospita, delle Nazionali che partecipano a questa edizione e di quel che succederà durante questo lunghissimo mese. Ci siamo, parte questa magnifica Coppa del mondo che tutti aspettiamo.
Sarà un’avventura pazzesca: ci credo. L’ho visto e sentito sulla mia pelle in questi pochi primi giorni, c’è entusiasmo, siamo in un Paese colorato e allegro che ama il calcio come pochi altri. Anche io amo il calcio e ho voglia di farlo vedere, di dimostrarlo. Oggi i miei occhi saranno tutti per la cerimonia di apertura e per la prima gara. Capiremo molto, il Brasile è la squadra di casa ed è fortissima già così, in più avrà la spinta di tutto il suo popolo. Ma non voglio dire altro, è uno spettacolo che voglio godermi.
La nostra prima gara invece è in programma nella notte tra sabato e domenica a Recife contro il Giappone. Anche questa sarà una sfida tutta da vivere, non solo per noi della Costa d’Avorio, ma anche per il Giappone, è una partecipazione comunque importante. Sono tante le sensazioni, lo confesso, mi sento come in un frullatore. Ma ascolto tutto, tengo a mente, faccio foto e scrivo. Noi ci stiamo preparando con tanto impegno, fatichiamo e lavoriamo. Il debutto sarà ovviamente speciale, le attese sono tante, per tutti non solo per noi, immagino. Però il Mondiale è fatto per essere vissuto ed è quello che io, che noi vogliamo fare. Dopo il Giappone ci toccheranno il 19 la Colombia a Brasilia e poi il 24 la Grecia a Fortaleza.
E qui avrò il cuore a metà perché incontrerò da avversario Torosidis, mio compagno di camera alla Roma. Eh già, sarà divertente e interessante. Ma una gara alla volta, per carità, altrimenti ho troppe idee in testa. I miei favoriti? Il gioco sembra facile. Terrei fuori la mia Costa d’Avorio… LOL… per motivi a voi chiarissimi, e anche il Brasile perché parte da strafavorito, gioca in casa, ha tantissima qualità e avrà centinaia e centinaia di tifosi. Le altre? Vediamo un po’… La Spagna che è campione in carica, l’Argentina, la Germania e anche l’Italia che agli appuntamenti importanti non manca mai ed è capace di grandi imprese. E poi perché no, inserirei anche una sorpresa da un Paese africano. Ma ora non c’è più tempo. Stiamo partendo, stiamo cominciando. Io prometto il massimo e potrete seguire il mio cammino al Mondiale attraverso il Corriere dello Sport-Stadio e il suo sito. Vi racconterò emozioni e attese… Ecco, ecco le prime…”.
Fonte: corrieredellosport.it