(A.Stabile) – Sono arrivate in Campidoglio le carte del progetto riguardante il nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. Già stamattina la società giallorossa ha consegnato agli uffici competenti il materiale necessario ad avviare l’iter procedurale in Comune. Da oggi così scattano i 90 giorni entro i quali il Comune di Roma dovrà fare l’eventuale dichiarazione di pubblico interesse dell’opera: il passaggio è necessario alla costruzione dell’impianto. Entro Ferragosto, insomma, la Roma avrà una risposta sulla fattibilità del nuovo stadio, per il quale è prevista una spesa, infrastrutture comprese, di un miliardo di euro, frutto esclusivamente di investimenti privati. L’obiettivo della Roma e di Luca Parnasi, project manager del nuovo impianto a Tor di Valle, è “cantierizzare” entro la fine dell’anno. Nel frattempo va avanti la procedura, da parte della Sais di Gaetano Papalia, per ottenere il concordato preventivo ed evitare il fallimento. Nei giorni scorsi è scaduto un termine per la consegna di ulteriori memorie e documenti che attestano i pagamenti di nuove rate da parte di Luca Parnasi per l’acquisto dell’area di Tor di Valle, venduta proprio da Papalia al giovane imprenditore romano (e romanista…). Come noto, la salvezza della Sais è necessaria per evitare che la vendita di Tor di Valle venga annullata, con conseguenze disastrose sull’operazione stadio della Roma. Il giudice delegato, Umberto Gentili, nelle prossime settimane si dovrà definitivamente pronunciare sulla richiesta di concordato convocando poi, eventualmente, l’assemblea dei creditori della Sais per la votazione del concordato stesso. Sul buon fine della procedura c’è un prudente ottimismo da parte di Papalia e dei suoi legali.
Fonte: Romapost.it