REPUBBLICA.IT Gervinho preoccupa: ora Garcia rispolvera Iturbe

Iturbe
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(M. Pinci) – Il problema di Garcia non è più soltanto togliere dagli occhi di Rüdiger i suoi 4 giorni di paura con la nazionale tedesca. O da quelli di Digne il lutto del proprio Paese. Ora la Roma deve anche fare i conti con guai concreti. L’infortunio di Gervinho in nazionale infatti rischia di togliere all’allenatore l’unico uomo in grado di non far sentire la mancanza di Salah. Per questo, è già pronto il piano B: il rilancio, inatteso anche dallo stesso calciatore, di Juan Iturbe.

GERVINHO STOP, OGGI GLI ESAMI – D’altronde, l’affollatissimo parco attaccanti si è scoperto improvvisamente corto: Salah resterà fermo fino quasi alla fine del 2015, Gervinho tornerà a Roma soltanto giovedì dopo aver riportato in nazionale un problema muscolare. “Ho sentito un fastidio alla coscia e mi sono fermato”, ha detto al club che voleva saperne di più su quello stop al minuto 72 della gara contro la Liberia. I medici valuteranno soltanto in giornata l’entità del guaio, ma certo almeno a Bologna dovrà restare fuori. Forse anche a Barcellona martedì. Così, le soluzioni accanto a Dzeko si riducono: senza Totti, con Falque ormai stabilmente inserito tra i centrocampisti (come d’altronde nel derby – l’unica vera alternativa è Juan Iturbe.

GARCIA HA DECISO: TOCCA A ITURBE – Garcia ha deciso: toccherà a lui, che in questa stagione è fermo al gol contro il Frosinone: da quel giorno in poi ha collezionato esclusivamente spezzoni, panchina e musi lunghi. Pur senza la pressione di dover dimostrare di valere i 24 milioni spesi per lui dal club, il rendimento non è migliorato, anzi: un anno fa nonostante tutto aveva segnato un gol in più. A lungo in questi mesi l’argentino avrà ripensato al mancato trasferimento al Genoa all’ultimo giorno di mercato, saltato per la scelta di Sabatini di non impoverire il reparto avanzato. Al suo posto è partito Ljajic, molti si sono chiesti perché. Sabato, a Bologna, Iturbe ha l’occasione di offrire a tutti una risposta. Convincente, si augura davvero Rudi Garcia.

Fonte: Repubblica.it

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