(G. Piacentini) Sassuolo sabato scorso all’Olimpico era stato il primo campanello d’allarme, la sconfitta di ieri sera a Genova apre ufficialmente la crisi della Roma, ferma a 8 punti, a meno 7 dall’Inter a punteggio pieno e superata anche dalla Lazio e dal Milan. «Pedalare e testa bassa», aveva detto Rudi Garcia prima della partita, ora questa sua indicazione assume ancora più valore. «È la prima sconfitta della stagione – le parole del tecnico a fine gara – ma non la meritavamo. Mi è piaciuto il gioco, ma dobbiamo concretizzare di più e difendere meglio. Ancora una volta, come contro il Sassuolo, abbiamo commesso gravi errori individuali. Ovviamente dobbiamo migliorare, vincere così diventa difficile. I numeri mostrano la nostra supremazia durante tutta la gara: 24 tiri e 40 cross in tutta la partita. Dobbiamo essere più cinici, ora pensiamo a vincere sabato perché se perdiamo ulteriormente terreno poi diventa davvero un problema».
Ancora una volta la squadra ha cominciato a giocare dopo avere subìto la rete dello svantaggio. «Non sono d’accordo, i due gol li abbiamo presi quando giocavamo noi. Ovviamente dobbiamo fare i complimenti a Viviano che ha fatto dei miracoli. La partita la perdiamo per degli errori difensivi e perché sul piano offensivo potevamo essere più incisivi. Il tocco di mano di Moisander? Ci siamo resi conto, l’arbitro ha il diritto di sbagliare. Non è questo che ci porta a perdere la partita. Dzeko? Delle volte viene dietro per partecipare all’azione. Il suo compito era stare in area, ma non è stato servito bene. È un grande campione, siamo sicuri che farà dei gol. Dobbiamo continuare ad attaccare così, ma migliorando la precisione».