AS ROMA Canovi: “Proposi Adriano nel 2004, ma non se ne fece nulla”

Adriano Correia
Adriano Correia

L’agente Fifa Dario Canovi traccia un profilo del brasiliano Adriano, terzino del Barcellona accostato alla Roma. Queste le sue parole.

Adriano stava per venire alla Roma già tempo fa, da quando militava nel Coritiba. Quanto sarebbe costato allora e perchè la trattativa andò in fumo?

“Allora era svincolato, c’era la fidejussione bancaria da pagare. Ricordo ci fu una conversazione un po’ animata con l’amministratrice della Roma e perciò non venne e alla fine andò al Siviglia. A quei tempi collaborava con me il figlio di Colombo; avevamo preso insieme il giocatore. Era Baldini che lo voleva fortemente. Eravamo d’accordo su tutto, perfino sul contratto. Ma l’amministratrice mi disse, a me che faccio l’avvocato da 40 anni, che le società per azioni non potevano avere fidejussioni. Ci fu una discussione vivace. La Roma perse una grossa occasione. Adriano costava una cifra modestissima rispetto al suo valore reale. Dopo Siviglia poi è stato venduto per 15 milioni al Barcellona. Ora non so quanto possa valutarlo il club catalano”.

Ora può fare al caso della Roma?

“Tecnicamente è validissimo. Può giocare ovunque. E’ stato titolare tanto tempo nel Siviglia e nel Barcellona, può fare sicuramente molto bene”.

Le sue caratteristiche?

“Offensivamente molto bravo. Fa fare bene i cross, arriva fino in fondo alla fascia con frequenza e con forza. Per il gioco di Garcia può tornare molto utile”.

Un commento sulla questione Benatia e sulle sue parole. In caso di partenza del centrale marocchino, come può essere sostituito?

“Un giocatore che è valutato quella cifra, più 30 milioni, credo che obiettivamente possa essere ceduto senza troppe difficoltà. Sabatini poi potrà trovare un sostituto a meno di quella cifra e senza indebolire la squadra; sempre che vada via. Ci si deve fidare della competenza di Sabatini. Conosce il mercato internazionale come pochi. Benatia ha fatto un’intervista molto ingenua e naif. E’ chiaro che quando si fa un contratto e poi le cose vanno bene lo si può rivedere ma questo non significa raddoppiare un ingaggio. Lui prende 1,2 milioni, se la Roma gli aumenta del 50 % l’ingaggio è equo ma non so cosa la Roma abbia offerto. Ma non perchè un’altra squadra ti offre 4 milioni la Roma è obbligata a darteli di conseguenza. Non dimentichiamo che è stata la Roma che lo ha valorizzato. Il giocatore giustamente pretende, ma se vuole lo stipendio raddoppiato o triplicato è assurdo. Non si puo pretendere di moltiplicare un salario che ha liberamente concrodato. Non perchè il City gli può offrire 4 milioni la Roma deve fare altrettanto. I contratti devono essere rispettati”.

Marquinhos l’anno scorso è passato al Psg per oltre 30 milioni, quest’anno David Luiz andrà sempre al club parigino per circa 60 milioni. E’ diventato costoso il mercato dei difensori centrali…

“La valutazione di Marquinhos è alta ma non esagerata. Per quanto riguarda David Luiz invece mi impressionano molto i 50 milioni. A me il giocatore piace e il Psg ha fatto un ottimo acquisto, ma allora quanto vale Thiago Silva che è tra i difensori centrali più forti del mondo, o forse è proprio lui il piu forte? Le società che hanno possibilità infinite, se vogliono un giocatore lo prendono”.

Sempre a proposito di centrali: ieri è arrivata la notizia del rinnovo del contratto di Leandro Castan. Che segnale ha voluto dare la Roma?

“Castan è un ottimo giocatore, non al livello di altri come Marquinhos, Thiago Silva, Luiz o Benatia, ma ha una costanza notevole. Non è un fenomeno ma è uno su cui si puo fare affidamento. Il rinnovo è stata una decisione giusta; è un ottimo giocatore, può giocare nella Roma che fa la Champions. A parte l’episodio di Benatia, che ripeto per me la sua è stata solo un’uscita ingenua che se potesse non rifarebbe, la Roma credo abbia intenzione di confermare e tenere i migliori. E’ chiaro poi che se uno vuole andarsene non se lo può tenere. Come dico io: i contratti non giocano”.

Fonte: Forzaroma.info

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