“Il dado è tratto”. Parte il conto alla rovescia per arrivare alla posa della prima pietra del nuovo stadio della Roma. Citando Giulio Cesare su twitter, Mark Pannes ha infatti rivelato che questa mattina è stato consegnato in Comune il dossier riguardante l’impianto che dovrà sorgere sui terreni di Tor di Valle di proprietà del costruttore Parnasi. Il braccio destro del presidente Pallotta, sbarcato nella Capitale assieme all’architetto Dan Meis, ha quindi fatto il passo che tutti i tifosi romanisti attendevano dalla presentazione del plastico avvenuta lo scorso 26 marzo in Campidoglio. Lo studio di fattibilità depositato, su cui è scritto in copertina a mano ‘Audentes fortuna iuvat’ (la fortuna aiuta gli audaci), comprende anche gli accordi tra la Roma, la società TopCo di Pallotta e la Eurnova di Parnasi.
“Questo importante passo segna il via ufficiale all’iter amministrativo e burocratico per la realizzazione dell’opera – sottolinea in una nota la Roma – Il Comune ora valuterà il pubblico interesse della proposta e avvierà le successive fasi di autorizzazione”. A spiegare nel dettaglio la road map dell’iter è Giovanni Caudo, assessore alla Trasformazione Urbana del Campidoglio: “Ora abbiamo 90 giorni per manifestare il nostro assenso al progetto, poi si passerà alla Regione con la conferenza dei servizi che avrà altri 120 giorni. Abbiamo iniziato la prima fase di un percorso che non è lunghissimo, ma neanche breve. Forse arriveremo a gennaio, i tempi sono questi, c’è stato qualche ritardo nella consegna che doveva avvenire ad aprile”.
Insomma, senza contrattempi i lavori potranno cominciare già all’inizio del 2015. Ma non ci saranno scorciatoie, come lascia intendere su Twitter il sindaco Ignazio Marino: «Ora faremo la nostra parte con rigore, nell’interesse della città». Le istruttorie tecniche saranno a porte chiuse, e Caudo sottolinea che il Comune farà di tutto per rendere trasparente l’iter: «Metteremo a disposizione il più possibile il progetto per una condivisione aperta con la città. Riteniamo debba essere condiviso con la cittadinanza». «In quell’area servirà una variante rispetto al piano regolatore generale perchè non è previsto un simile carico urbanistico determinato dallo stadio – conclude l’assessore ribadendo che i lavori saranno a carico dei privati – Ma chi ha fatto la proposta si è fatto bene i suoi conti, e se ce l’ha inviata vuol dire che è economicamente sostenibile».
Fonte: Ansa
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