La redazione di AsRomaLive.it pubblica oggi il secondo appuntamento con le ‘pagelle di fine stagione’ della Roma, giudicando reparto dopo reparto. E’ il turno dei difensori giallorossi:
Il ritorno in grande stile del brasiliano, dopo un anno passato tra infermeria e panchina in quel di Manchester. Molti gli scettici dopo il suo acquisto estivo, che si è rivelato utile e fondamentale per la fascia destra romanista. Dopo stagioni in cui la scelta in casa giallorossa era tra Rosi, Piris o Cicinho, finalmente un top-player, sicuro e ancora brillante. Calato fisicamente nel finale, è risultato un’arma in più anche per la fase offensiva. VIVO E VEGETO
Leader impressionante e soprendente della difesa, arrivato dall’Udinese senza alcun clamore ma destinato fin da subito ad avere le chiavi della linea arretrata di Garcia. Stupefacente negli anticipi, micidiale nelle proiezioni offensive, in coppia con Castan ha formato il tandem di centrali migliore del campionato per distacco. Il gol alla Samp dopo una memorabile serpentina è lo specchio della sua fortunata stagione. Lasciarlo partire sarebbe, ad oggi, un delitto irreversibile. RARITA’
Giocatore trasformato dopo l’annata storta e polemica con Zeman e Andreazzoli, accanto a Benatia ha maturato incisività e senso del controllo. La pecca resta sempre quell’ammonizione di troppo presa spesso e volentieri, ma per grinta e forza di volontà ha stupito tutti. Anche senza il compagno di reparto marocchino nel finale di stagione ha fatto la sua ottima figura. RINATO
Un girone d’andata vissuto intensamente: le scuse per la stagione scorsa completamente fallita, la rinascita sotto l’egida di Garcia, il gol al derby e le lacrime da vero campione della gente. Poi il crack in zona inguine ed una stagione partita alla grande interrotta bruscamente. Peccato, continuando in quel modo avrebbe sicuramente preso la strada del Mondiale. COMMOVENTE
Acerbo in alcune situazioni difensive, il giovane brasiliano ha messo abnegazione e grinta al servizio della Roma, ottenendo anche piccole soddisfazioni a livello personale. In inverno titolare inamovibile sulla fascia sinistra, ma tra problemi fisici e qualche imprecisione di troppo deve ancora convincere. TALENTO FRAGILE
Una certezza, che venga schierato a destra o a sinistra fa sempre bene. Non sarà Maicon per spinta e qualità, ma non ha prezzo il suo senso del dovere e della posizione. Forse, tra i terzini schierati a sinistra dopo il forfait di Balzaretti, è stato il più convincente. Riserva di lusso, essendo anche un titolarissimo della nazionale greca. JOLLY
Chiamato raramente in causa, ha mostrato le sue classiche caratteristiche: grinta, decisione ma anche tanta distrazione. Tutta sua la decisione di lasciare Roma a gennaio per tentare, senza fortuna, la via del Mondiale attraverso l’esperienza di Genova. EX MASTINO
Acquisto dell’ultim’ora a gennaio per sostituire Burdisso, ha dato un buon apporto nel finale in coppia con il connazionale Castan. Buon fisico, ottimo senso della posizione, deve migliorare nella rapidità e nella vivacità degli interventi da tergo. Può essere riscattato come alternativa in difesa. PROMETTENTE
Le buone impressioni mostrate tra Primavera e prima squadra lo scorso anno sono state in parte riemerse nel girone di ritorno, quando Garcia lo ha proposto da terzino. Abile a contenere, gioca con sicurezza e maturità, pur impiegato appunto fuori ruolo. Sarebbe bello vederlo da centrale, dove in Under 21 si sta già esprimendo da leader. SICURO AVVENIRE
E’ l’oggetto misterioso del reparto difensivo, ma anche dell’intero mercato giallorosso. Acquistato per 5 mln dalla Dinamo Zagabria, si sperava diventasse il nuovo Marquinhos, ma per pecche caratteriali e scarsa maturità si è visto pochissimo, con solo due presenze all’attivo in campionato. Andrà a farsi le ossa in prestito. IMMATURO
A cura di Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)