La seconda contro l’ultima della Serie A. Sessantadue punti di differenza: 85 contro 23. La miglior difesa del torneo e la terza peggiore: 19 reti incassate contro 63. Il secondo miglior attacco e l’ultimo: 71 gol fatti contro 26. Solo a giudicare da questi numeri si preannuncia durissima la partita per il Catania di Pellegrino. La formazione siciliana è ad un passo dal baratro, servirebbe un miracolo per salvarla dalla B. Su 35 partite disputate ne hanno vinte 5, pareggiate 8 e perse 22. È la squadra – insieme al Livorno penultimo – più sconfitta in campionato.
Se c’è un dato da tenere in considerazione è quello legato al rendimento al Massimino: 21 dei 23 punti totali il Catania li ha conquistati tra le mura amiche. Disastroso il cammino in trasferta, appena 2 pareggi in 18 partite giocate. Una crisi di risultati e di gioco come mai avvenuto dal ritorno in Serie A del 2006. Dall’inizio della stagione la panchina rossoazzurra ha cambiato padrone 3 volte: prima da Maran a De Canio, poi da De Canio al ritorno di Maran, infine dall’esonero di Maran all’avvento di Pellegrino.
L’ultima vittoria è recente, contro la Sampdoria alla trentaquattresima giornata: 2-1 marcature di Leto, Bergessio e Okaka. Il miglior marcatore della rosa è l’attaccante Bergessio autore di 7 gol in 27 apparizioni. I giocatori che hanno superato i 2000 minuti di presenze in campo sono il portiere Andujar, i centrocampisti Plasil e Izco, gli attaccanti Bergessio e Barrientos. Nell’ultimo match, perso 4-0 contro il Verona, il Catania è sceso in campo con un 4-3-3: Frison in porta, Peruzzi, Rolin, Spolli e Monzon in difesa, Rinaudo, Losi e Plasil a centrocampo, Barrientos, Bergessio e Leto in attacco.
Fonte: Asroma.it