(T. Riccardi) – Quando si presentò in conferenza nella sala stampa dello stadio Olimpico conquistò tutti per carisma e personalità davanti ai microfoni, ma soprattutto colpì gli osservatori più attenti per un dettaglio: l’eleganza. Giacca nera e cravatta giallorossa di rappresentanza. Così Morgan De Sanctis iniziò la sua storia da portiere della Roma. “L’abito in sede di presentazione – spiegò successivamente – lo indossai pure quando arrivai al Siviglia e al Galatasaray. A Napoli, per problemi tecnici con i diritti d’immagine, non ebbi tempo per prepararmi. Qui a Roma ho voluto dare segnale di appartenenza ai nuovi tifosi”.
Da quel 19 agosto sono passati più di 250 giorni e a Trigoria è cambiato tutto. All’epoca si parlava di “obiettivo Europa”, ma soprattutto di “costruire una mentalità di squadra forte, vincente e compatta soprattutto a livello difensivo”. Tutte intenzioni che si sono tramutate in realtà. A oggi la retroguardia di Garcia è la meno battuta della Serie Acon 19 reti subite e in 21 gare il reparto non è stato violato dagli attaccanti avversari. Inoltre, De Sanctis ha stabilito con questa maglia alcuni record personali: non solo i 744 minuti di imbattibilità tra il gol di Biabiany alla terza giornata e il pareggio di Cerci a Torino all’undicesima (meglio solo Ivan Pelizzoli, 774 minuti), ma anche altro.
Il numero 26 giallorosso ha collezionato 35 apparizioni in altrettante partite. E già così è diventato il secondo portiere più presente della Roma in un campionato da quando la formula è a 20 squadre (dal 2004- 2005). Il primato appartiene al brasiliano Doni che nella stagione 2007-2008 scese in campo in 37 occasioni. Saltò solo Roma- Napoli 4-4 del 20 ottobre 2007: in quella circostanza difese i pali Gianluca Curci. Non è dato sapere se l’ex Napoli concluderà questa Serie A facendo bottino pieno di presenze, giocandone 38 su 38, ma è sicuramente sulla buona strada. Nella storia romanista, solo altri 5 portieri sono riusciti nell’impresa di concludere un torneo senza essere mai rimpiazzati dal dodicesimo: Bruno Ballante (1 campionato), Guido Masetti (3 campionati), Alberto Ginulfi (3 campionati), Paolo Conti (3 campionati), Franco Tancredi (8 campionati). Quest’ultimo, peraltro, disputò 258 match consecutivi dal 1980 al 1988 partendo sempre dal primo minuto. A proposito di presenze e di estremi difensori, una statistica degli ultimi 10 anni è indicativa: quando un portiere della Roma – Pelizzoli, Doni, Julio Sergio e, ovviamente, De Sanctis – ha raggiunto o superato le 30 presenze, la squadra è arrivata seconda ed è stata protagonista. Un dato che sta a significare quanto la presenza di un numero uno titolare indiscutibile sia importante per le fortune di una rosa. E De Sanctis alle fortune della Roma ha contribuito tanto.
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