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CALCIO Boskov e la Roma: un’annata storta ma il merito di aver lanciato la leggenda Totti

La Roma di BoskovLa Roma di Boskov
La Roma di Boskov

Il cordoglio per la scomparsa del grande allenatore serbo Vujadin Boskov sta riguardando tutto il mondo del calcio italiano ed internazionale. Ieri ci ha lasciati uno dei personaggi più ironici e particolari di uno sport che forse non c’è più, un maestro di calcio e di vita che ha ottenuto successi in vari contesti tra anni ’80 e ’90; dopo aver vinto coppe e campionati tra Olanda, Spagna e Italia, mister Boskov nel 1992 fu ingaggiato anche dalla Roma, con la speranza di tramutare una rosa discreta in una squadra competitiva per il titolo.

Non fu facile però per il maestro jugoslavo portare serenità in un ambiente dove il patron Ciarrapico non dava certezze future ed imprenditoriali, mentre la squadra impoverita dagli addii di Nela e Voeller e sconvolta dal caso doping dell’argentino Caniggia non sembrava il massimo per ambire a traguardi quantomeno decenti. Boskov ottenne un disgraziato 10° posto nella stagione 1992/1993 e la sua esperienza giallorossa terminò senza scintille dopo una sola annata, visto che il futuro presidente Franco Sensi gli preferì un tecnico meno filosofo ma più coriaceo come Carlo Mazzone.

Esperienza dunque non idilliaca per Boskov, che non riuscì neanche ad avvicinarsi ai vertici della gestione alla Sampdoria scudettata del ’91. Ma il grande Vuja va ricordato per alcuni momenti memorabili: la finale di ritorno di Coppa Italia contro il Torino, con una Roma commovente alla caccia della rimonta a cui non bastò un rocambolesco 5-2 per il trionfo. Ma i tifosi romanisti dovranno ringraziare infinitamente il maestro slavo per aver lanciato un neanche 17enne Francesco Totti durante Brescia-Roma del 28 marzo 1993, facendogli accarezzare i campi di Serie A al posto di Rizzitelli. Fu l’inizio di una leggenda che ancora continua ad oggi in casa giallorossa e lo si deve al genio ed alla lungimiranza di un grande personaggio che il mondo del calcio già rimpiange.

Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)

Keivan Karimi

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