Già iniziato il “lavoro dietro le quinte” dei dirigenti dell’As Roma in vista della prossima stagione. Come riporta l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport“, servirà più di un giorno di colloqui per costruire la società di domani. Infatti la trasferta americana di Baldissoni e Zanzi si prolunga, come detto sopra, almeno fino a giovedì sera. La Roma deve recuperare una perdita di esercizio che nell’ultimo anno è stata attenuata dalle convenientissime cessioni. Tagli alle spese possono aiutare, ma non sono di facile realizzazione e comunque il piano di Pallotta è un altro. Si basa sulla ricerca di nuove fonti di introito e nella ricerca di sponsor che portino insieme soldi per la gestione ordinaria e i fondi indispensabili al progetto di costruzione del nuovo stadio.
Ad esempio, il gruppo Starwood ha acquisito di recente una quota di minoranza della holding in cui Pallotta e i suoi soci custodiscono il pacchetto azionario di controllo della società. Più che della Roma, Starwood è socio dello stesso Pallotta. Ma è interesse di chiunque abbia le mani nell’intrecciato assetto proprietario del club favorire la valorizzazione di Lupa, gemelli e colori giallorossi. Dunque qualunque eventuale nuovo socio non potrebbe che contribuire alle sorti della Roma investendo denaro fresco. Gran parte dei proventi delle maggiori società europee vengono dal merchandising. La Roma in quel campo è perdente, penalizzata dalla penuria di risultati sportivi a livello internazionale. Tanto che la Nike, pur disposta a scommettere sul club e anche a investire nel complesso del nuovo stadio (raddoppiando così l’investimento iniziale di 50 milioni per 10 anni), per i primi tempi limiterà all’Italia la propria campagna promozionale legata alla Roma.
Pallotta intende sfruttare al massimo la partnership con la Disney, portando la squadra ad allenarsi nel complesso della Espn a Disneyworld dopo la fine del campionato, ma anche la tournée in giro per gli Stati Uniti che si terrà a cavallo tra luglio e agosto. In quell’occasione la Roma affronterà compagini che sono la crema vera del calcio europeo. Sarà difficile uscirne pettinati con la piega dritta, ma è un’eccellente occasione di mostrare in giro la squadra che ha sorpreso l’Italia e il sistema di gioco che ha mostrato nuove strade a un campionato spesso perduto nelle nostalgie del passato.