Alla faccia degli uomini indispensabili e delle male lingue. La Roma sabato sera ha dato una risposta ai suoi ultimi detrattori, vincendo e convincendo contro un’Atalanta in buona forma ed avvicinando sempre più la qualificazione diretta in Champions League. Una grande prestazione, tra le migliori del suo splendido campionato, ed il merito di aver vinto giocando un ottimo calcio senza ben sei titolari. Merito di Rudi Garcia, l’uomo che ha spronato una squadra che a luglio scorso sembrava al capolinea e senza più stimoli, sotto l’onda della contestazione post-derby del 26 maggio. Il francese di Nemours sabato ha compiuto il suo capolavoro più bello, dando nuova linfa e motivazioni in una partita che sembrava poco stimolante e persino insidiosa proprio per via dei tanti ko. Out Destro, Florenzi e Pjanic per squalifica, fuori i lungodegenti Balzaretti, Strootman e Benatia, forfait anche pr Torosidis a causa dell’influenza, con una panchina ricca di ragazzotti della Primavera. Eppure Roma-Atalanta ha rappresentato l’apoteosi della stagione brillante dei capitolini, dove si è rivisto un Totti formato Mondiale, un Taddei sempre più nel vivo del gioco, un De Rossi leader e persino un Ljajic da top club, dopo tanti mesi di anonimato. E il sogno scudetto continua a non tramontare, anche se centrare il secondo posto, per una squadra che ad agosto era considerata già una delusione in prospettiva, sarebbe un risultato assolutamente prestigioso.
Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)
