(M. Baiocchini) – Storicamente Lazio e Roma si sono sempre combattute e spronate a vicenda per riuscire a fare l’una meglio dell’altra. Allo scudetto biancoceleste del 99/2000, arrivato dopo enormi investimenti da parte del presidente Sergio Cragnotti, seguì quello giallorosso della stagione successiva. Franco Sensi, per accontentare il pubblico romanista deluso e tornare sui livelli dei campioni d’Italia, fece una campagna acquisti faraonica comprando giocatori come Samuel, Emerson e Batistuta, il trio che portò la squadra di Fabio Capello a strappare il titolo ai cugini.
In quest’ottica adesso, la competizione sportiva cittadina si sta per spostare sul livello delle sponsorizzazioni. Se la Roma dalla stagione 2014/15 vestirà Nike, grazie a un accordo economicamente molto vantaggioso e della durata di dieci anni, la Lazio può diventare squadra appetibile ai maggiori competitor dell’azienda col ‘baffo’, cioè Adidas e anche Puma, per quello che sarebbe un clamoroso ritorno di fiamma dopo gli anni dei maggiori successi. Si tratta di un discorso di posizionamento commerciale sul territorio. In molte capitali europee dove esistono due squadre nella stessa città, le diverse aziende sono molto attente al bilanciamento del mercato. Succede in tutte le più grandi metropoli d’Europa dove il calcio aiuta a penetrare nel mercato di riferimento. A Madrid, Londra, Milano o Lisbona, Real, Chelsea, Milan e Benfica vestono Adidas, mentre la Nike sponsorizza Atletico, Arsenal, Inter e il Porto. A Barcellona invece, per contrastare lo stradominio blaugrana di Nike, Puma si è affidata all’Espanyol.
E visto che dal prossimo anno, la Nike potrebbe guadagnare grosse percentuali di mercato nella Capitale grazie alla spinta della Roma, Adidas e Puma, per non rimanere al palo o comunque in una posizione di svantaggio, potrebbero decidere di investire sulla Lazio, cosa che peraltro aveva deciso di fare la Nike nel caso in cui la Roma avesse stipulato un contratto con Adidas. Anche perché è vero che il club di Lotito si è legato alla Macron fino alla stagione 2016/17 con un guadagno di circa 3 milioni l’anno, ma è altrettanto vero che la Nike inizierà a vestire i giallorossi dal prossimo anno e le ripercussioni di mercato sul settore sportivo, soprattutto sul territorio romano, inizieranno a sentirsi proprio in prossimità della scadenza dell’accordo esistente tra la Macron e i biancocelesti.
C’è di più. L’Adidas, più di altri grandi marchi, ha deciso di investire pesantemente nel calcio italiano. Lo conferma l’accordo che la multinazionale tedesca ha da poco chiuso con la Juventus, finora sponsorizzata Nike: sei anni di contratto a 139,5 milioni di euro, cioè oltre i 23 milioni l’anno, circa 8 in più a stagione rispetto ai soldi che la Nike garantisce attualmente al club bianconero. Per quanto riguarda la Lazio sono argomenti che non sono ancora stati affrontati nel dettaglio, ma che alla luce dell’imminente cambiamento degli scenari in Serie A, potrebbero diventare presto d’attualità con discorsi legati anche al calciomercato, perché Adidas o Puma avrebbero interesse ad agevolare un paio di trasferimenti di giocatori della propria scuderia alla Lazio. Intanto è possibile il ritorno dello sposor sulle maglie biancocelesti a partire dalla prossima stagione. Ci sono trattative in corso con due società. Si tratta su una base di 4 milioni di euro.
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