TIFO VIOLENTO Cruenti scontri a Varsavia nella gara Legia-Jagiellonia (VIDEO)

Legia Varsavia- Jagiellonia
Legia Varsavia- Jagiellonia

Legia-Jagiellonia quando il tifo sconfina in violenza. Una domenica da dimenticare per il calcio e più in particolare per lo sport polacco in quel di Varsavia. I violenti scontri avvenuti nel settore ospiti della Pepsi Arena fra i tifosi del Legia Varsavia e quelli dello Jagiellonia Bialystok, hanno infatti causato la sospensione della sfida dopo appena 45 minuti.

La miccia é stata innescata dal furto di uno striscione ai supporter dello Jagiellonia da parte degli ultras del Legia. Una frangia dei tifosi ospiti ha tentato di infrangere le barriere che li separava dai rivali, nell’intenzione di invadere il settore, trovando tuttavia l’opposizione degli steward. Gli stessi steward quando un manipolo di tifosi di casa si é avvicinato alle barriere, si sono fatti inspiegabilmente da parte, assistendo inermi alla distruzione della barriera divisoria, con relativa invasione del settore occupato dai tifosi dello Jagiellonia, al termine di una fase di contrasto tra opposte fazioni – progressivamente sempre più robuste – simile ad una mischia rugbystica.

Di li a poco sono andati in scena scontri violentissimi: i tifosi del Legia hanno letteralmente schiacciato gli ospiti a suon di calci e pugni contro le barriere posizionate sull’altra estremità. Dopo parecchi minuti, il tardivo intervento della polizia polacca – il cui operato è ancora al centro di polemiche, per quanto accaduto qualche mese fa durante la partita di Europa League tra i padroni di casa del Legia e la Lazio, con oltre 200 tifosi laziali praticamente sequestrati in piazza, arrestati e trattenuti per molti giorni senza apparente motivo – ha ricacciato gli ultras del Legia nel proprio settore ripristinando la sicurezza all’interno dell’impianto.

Per motivi di ordine pubblico, l’arbitro di concerto con i vertici federali ha deciso di sospendere la partita. Resterà indelebile agli occhi del mondo la vergogna di quei lunghi minuti che hanno riportato alla luce l’incubo Hooligans, un fenomeno di grande attualità in Polonia per nulla arginato dal giro di vite imposto dal governo.

Ennesimo indecoroso spettacolo che si somma ai disordini del 12 giugno 2012, sempre a Varsavia nel corso di Euro 2012, quando in occasione del match Polonia-Russia, il corteo dei tifosi Russi fu attaccato dagli Hooligans polacchi. La polizia polacca fermò 184 persone, di cui 156 polacchi, 25 russi, uno spagnolo, un ungherese e un algerino. Alcune decine di persone, tra cui 17 poliziotti, rimasero ferite.

Mai come in questa circostanza tuttavia si é maturata la consapevolezza di esser stati vicini ad un tragico epilogo, sulla falsariga di quanto accadde l’8 dicembre scorso in Brasile durante la sfida tra Atletico Paranaense e Vasco da Gama, sospesa per i cruenti scontri sugli spalti che causarono molti feriti gravi di cui tre ancora in coma.

 

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