(di Matteo Isidori)
Nella settimana che accompagna la Roma al match di sabato sera contro l’Inter il direttore sportivo Walter Sabatini rinnova il proprio contratto, originariamente in scadenza a fine giugno, di altri tre anni, allungando la propria collaborazione con la Roma fino al 2017. Molto soddisfatto James Pallotta, che dichiara: “Sono estremamente felice” – le parole oltre d’oltre oceano del presidente – “che Walter Sabatini e il suo staff siano parte integrante del nostro successo di oggi e che continuino ad esserlo per il futuro“. Sul campo, a Trigoria, settimana non facile per Torosidis e Gervinho: il greco ha avuto problemi alla caviglia, ma sarà comunque a disposizione di Garcia, così come l’ivoriano, che ha passato l’inizio settimana bloccato dalla febbre. Totti, che in un primo tempo sembrava poter recuperare in tempo per l’Inter, non è neanche tra i convocati, a causa del riacutizzarsi del dolore al gluteo destro. Out anche gli infortunati di lungo corso Balzaretti, Maicon e Dodò. Per fronteggiare ancora l’emergenza terzini, quindi, Garcia riproporrà Torosidis a destra e Romagnoli a sinistra, che ha bene impressionato contro il Bologna. A centrocampo il tecnico francese potrà contare su De Rossi e Strootman, mentre per completare il pacchetto dei tre dovrà decidere sul ballottaggio Nainngolan-Pjanic, con il belga favorito sul bosniaco. Davanti spazio al tridente Ljajic-Destro-Gervinho. Florenzi, dopo una settimana travagliata, si accomoderà in panchina.
Anche in conferenza stampa è stato fatto da Rudi Garcia il punto sulla situazione infortunati: “Totti sta meglio, ma il suo problema dipende dal dolore” – le parole del mister – “Ha preso una brutta botta; non ha problemi di natura muscolare, il dolore piano piano va via ma non è pronto per l’Inter. Penso che per il Napoli, tra 8 giorni, non ci saranno problemi. Pjanic soffre di un problema cronico al ginocchio, bisogna fare attenzione e non prendere troppi rischi con lui“. Garcia è tornato a parlare anche della chiusura delle curve e dei distinti sud – “Mi aspetto che le cose cambino, ma non so in che modo e non è un mio problema. Il mio problema è che giocheremo in un Olimpico mezzo vuoto e non mi piace. Speriamo non accada più fino a fine stagione. Se la norma resta la stessa, i tifosi devono adattarsi e fare in modo che non si vedano più curve chiuse” – ha poi concluso – “Il problema di queste regole, come per le regole sul campo, è che lasciano troppo spazio all’interpretazione, sembra che una cosa venga punita e un altra no“. Sulla sfida contro l’Inter, poi, Garcia teme Mazzarri, ma come al solito preferisce concentrarsi più sulla propria squadra che su quella altrui: “Walter ha fatto sempre buoni risultati e fa giocare le sue squadre in modo efficace, ma conta di più il gioco della Roma: saper attaccare e difendere bene“.
In settimana sono arrivate anche le parole di Daniele De Rossi, che ad un giornale francese ha speso parole d’amore per il tecnico ex Lille, ammettendo però lo scetticismo iniziale: “Si aveva l’impressione che lo avevano preso perché non erano riusciti a far venire Mazzarri o Allegri” – rivela il numero 16 giallorosso – “Si poteva pensare che fosse la quarta scelta. Mi ricordo che sono andato su internet e ho scritto “Rudi Garcia” e lì la prima cosa che ho visto è un video di lui con la chitarra mentre canta “Porompompero”. Ma fortunatamente Garcia è qui. Quello che fa qui può essere un punto di svolta nella storia della Roma“. Il match vede i giallorossi guardare i nerazzurri dall’alto; ben 17 i punti che le separano. La partita vedrà anche contrapposte, per la prima volta, due squadre italiane guidate da una proprietà straniera.
Intanto, i tifosi giallorossi hanno sfilato in 200 sotto la sede della FIGC a Via Allegri al grido di “MO’ BASTA!!!” e tanti altri striscioni esposti lungo la via che prendono di mira la Juventus e le “sviste arbitrali”. Anche durante la partita Roma-Inter è prevista la presenza di molti tifosi fuori dallo stadio che, per la chiusura imposta dalla federazione, sosterranno la squadra dall’esterno dello stadio.