CONFERENZA STAMPA Garcia: “Dall’andata non è cambiato niente, sono soddisfatto. Il rientro di Totti una buona notizia, Strootman solo sfortunato”

Rudi Garcia
Rudi Garcia

Alla vigilia della sfida casalinga contro l’Udinese, il tecnico giallorossoRudi Garcia ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa pre-match. Queste le sue dichiarazioni:

Roma-Udinese fa tornare in mente la nona vittoria di fila della Roma: si aspettava di trovarsi a questo punto della stagione con 14 punti di ritardo dalla prima ? 

Non ho pensato a questa cosa, adesso la classifica è così. Dobbiamo andare avanti, vincere lunedì soprattutto perché giochiamo in casa e la squadra ha un atteggiamento positivo. Ci sono vittorie preoccupanti e sconfitte dove possiamo essere fiduciosi, come quella di Napoli, dove sul piano del gioco abbiamo fatto bene. Se continuiamo a giocare così vinceremo molte partite.

Che cosa è cambiato dall’andata ad oggi nell’atteggiamento della squadra ?

Niente. Assolutamente niente. Non si possono vincere 38 partite in un campionato. Io sono contento della Roma, non ho intenzione di fare un bilancio o una prospettiva troppo lontana: la prospettiva giusta è quella di pensare a lunedì. Dobbiamo concentrarci sulla gara, sull’avversario, sul fatto che siamo all’Olimpico e segnare un gol in più dell’avversario per vincere quella partita.

A Roma spesso hai utilizzato il falso centravanti: questo è un punto fisso del tuo gioco o di rado hai trovato un centravanti classico che ti desse quello che chiedevi ?

Sono uno che fa con la propria rosa, a Lille ho guadagnato coppa di Francia e campionato giocando con una punta di profondità come Moussa Sow. Qui abbiamo la fortuna di avere il capitano, che sappiamo essere un giocatore che viene a centrocampo a giocare con gli altri. Bisogna adattarsi, sappiamo come giocare con Francesco o Mattia, oppure come giocavamo con Marco Borriello: dipende dall’intelligenza della squadra che deve essere alta su questo punto. Non si gioca con Francesco come si gioca con Gervinho, uno vuole la palla sui piedi, l’altro va in profondità.

Romagnoli a Napoli ha sbagliato un pallone, quello decisivo. Le chiedo: ha parlato con il ragazzo dopo l’episodio ? Ora è lui il titolare o il posto tornerà di Dodò ? 

Un gol non viene solo da un errore individuale, ma quello col Napoli è colpa della squadra. Abbiamo preso 12 gol ma su ognuno di questi viene da errori difensivi della squadra o dal talento degli avversari. Oltretutto Callejon ha fatto il colpo di testa migliore della stagione, facendo colpire al pallone l’incrocio prima di entrare. Quello che conta adesso è l’Udinese. Sulla fascia sinistra ho una scelta da fare: Romagnoli ha fatto molto bene, c’è il ritorno di Dodò, Bastos può giocare lì. L’unico che non può giocare perché è andato a Boston per fare un controllo è Balzaretti. Le tre soluzioni che ho sono di alto livello, uno inizierà e durante la gara se ho bisogno di più attacco o più difesa può anche cambiare la cosa.

Ha la sensazione di aver sbagliato le partite più importanti ? 

Ribalto la domanda: è una vergogna perdere allo Juventus Stadium e al San Paolo ? Bisogna vincere lunedì, e le partite successive. C’è solo questo da fare e poi questa domanda sarà di attualità a fine stagione, quando vedremo dove finiremo la stagione.

Strootman le ha detto che poteva rientrare ?

Quello che conta è essergli vicino. Lo siamo tutti nel club, nella squadra e a Roma. C’è questa possibilità di mostrare a Kevin quanto sia un giocatore importante, un uomo di qualità. Quello che conta è che martedì farà l’operazione e poi ci sarà l’occasione per guardare al suo rientro. Sarà mercoledì l’inizio del suo lavoro per rientrare: lo aspettiamo e puntiamo a fare bene fino a fine stagione anche per lui. Lo merita, merita di giocare la Champions con noi. Responsabilità ? E’ sfortuna, anche con questo bisogna combattere.

Ha parlato con la società del rinnovo o aspetterà l’estate ?

Adesso dobbiamo essere concentrati sulla stagione in corso. Non è un momento per parlare di situazioni individuale, lo vedremo a fine campionato. Normale che parliate di mercato, ma siamo a marzo. Si parlerà alla fine: non voglio che nessuno abbia la testa su altro che non sia il campo, per finire più in alto possibile.

 

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