Un libro che in Italia non è ancora uscito, ma che più di qualcuno dalle nostre parti ha acquistato in rete: troppa era la curiosità di leggere in anteprima tutti i segreti raccontati all’interno. “Tous les chemins mènent a Rome”, “Tutte le strade portano a Roma” è l’autobiografia di Rudi Garcia (edita da Hugo Sport), scritta grazie alla collaborazione del giornalista francese Denis Chaumier. I primi cinquant’anni dell’allenatore di Nemours in un volume solo, “anche se Rudi inizialmente non era affatto convinto di farlo”, confida l’amico e autore Chaumier.
Quando vi siete conosciuti?
“Ho avuto l’occasione di incontrare Rudi quando ero direttore di France Football. In quel caso realizzai una lunga intervista con lui dopo la doppietta campionato-coppa di Francia del 2011 con il Lille. Successivamente, lo invitai alla consegna del Pallone d’oro 2010, a Zurigo, nel gennaio 2011, in compagnia di Didier Deschamps ed altre personalità del calcio francese. Proprio in quella occasione ci conoscemmo meglio sotto il profilo umano”.
Perché ha scelto di affidarsi a lei per l’autobiografia?
“Sono stato io a suggerirgli l’idea. Dopo aver lasciato France Football nel novembre 2011, oggi sono un giornalista free lance e mi sono avventurato nella scrittura di autobiografie. Stimolato dalle mie intenzioni, Rudi ha riflettuto a lungo sulla tutto l’insieme dell’opera e non una sola parte. Ci teneva a raccontare, nei dettagli, tutti quei momenti che hanno fatto di lui un uomo, un educatore ed un allenatore. Ma si può dire la parte che lo ha emozionato di più…”.
Quale?
“Quella che parla della scomparsa di suo padre. Aveva un rapporto molto particolare con lui, e avrebbe amato profondamente che lui avesse potuto accompagnarlo attraverso la carriera di allenatore, a Lille e a Roma. Non passa un giorno senza che non pensi a lui”.
Come viene descritto il passaggio in giallorosso?
“Alla fine della stagione scorsa, Rudi pensava che il ciclo a Lille fosse terminato e progettava di prendere un anno di riposo. Poi, improvvisamente, è arrivata la Roma. Ha voluto descrivere in apertura di libro il suo stato d’animo del giugno 2013 e la dinamica del suo arrivo nella Capitale, realizzatosi in maniera rapida e sorprendente”.
Oltre la squadra, anche la città lo ha conquistato in fretta…
“La conosceva già avendoci passato qualche giorno di vacanza qualche anno fa, lo racconta anche nel libro. Roma lo ha sedotto al punto che immaginò, all’epoca, che sarebbe stato felice di allenare il club, visto che la città gli piaceva tanto. Il suo sogno è diventato realtà”.
Fonte: Asromamembership
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