Sebino Nela, ex calciatore della Roma campione d’Italia nel 1983, è stato interpellato sul progetto stadio presentato oggi al Campidoglio:
Un giudizio generale sul progetto e sulla presentazione dello stadio.
“Soddisfazione da parte di tutti, per quel che mi riguarda sono abituato a stadi di un certo livello, facendo telecronache li ho visti. Eravamo rimasti l’ultimo paese, adesso ci siamo anche noi. Lo stadio nuovo significa tanto, per chi ci gioca, per l’indotto, per una società e per i tifosi. Se vuoi competere con i club devi averlo. La Roma si sta attrezzando, vedremo. Speriamo che la burocrazia non peggiori la cosa, staremo a vedere i tempi e tutto il resto”.
Quale aspetto particolare l’ha colpita di più?
“Mi è piaciuto nel complesso, vedremo se ci sarà qualche cambiamento. Mi sembra un progetto molto bello, ho apprezzato anche le tribune in 3D. È un classico stadio nuovo, molto bello”.
Pensando anche a quelli della sua epoca, i tifosi possono fare la differenza in un impianto del genere?
“Sicuramente credo che in questa stagione la Juventus abbia avuto forti vantaggi dalla tifoseria, Quando hai uno spettatore a pochi metri dal campo si sente. Conoscendo poi le tifoserie si sa quali sono le squadre che più possono avvantaggiarsi dal pubblico vicino al campo e la Roma è una di queste”.
Nel progetto che è stato mostrato, la Curva Sud è divisa in più anelli. Le piace o avrebbe preferito una struttura più simile a quella della Sudtribune di Dortmund ad esempio?
“A differenza degli altri stadi, la Sud sembra rialzata sul campo. In ogni caso è un progetto e spetta alla gente giudicare se piace o non piace”.
Ci sarà anche uno spazio dedicato alla storia con la Hall of Fame in cui lei è stato ufficialmente introdotto ieri sera. Ci racconta le sue emozioni?
“Ero giustamente emozionato, mi sembrava giusto ricordare Maldera e Di Bartolomei, le mie prestazioni sono anche dipese da loro. Dobbiamo ringraziare questa società. Una società moderna, attenta a tutto e a tutti. Ha fatto crescere il senso di appartenenza a noi che abbiamo giocato in questa squadra, mi sembra un bell’aspetto. Stanno lavorando tutti bene in ogni settore della società, non solo sul campo”.
Un nome che secondo lei dovrebbe essere introdotto nella Hall of Fame il prossimo anno?
“Bisognerà valutare bene chi ha passato più anni, non basta una stagione per meritarsi questo riconoscimento. I Famers sono stati scelti dai tifosi per militanza, per quello che hanno dato e per la loro bravura. Così sarà per gli altri che entreranno a far parte di questo gruppo”.
Fonte: Tmw
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