(A.Stabile) – E’ una settimana fondamentale per il primo reale passo verso lo stadio della Roma a Tor di Valle. Mercoledì alle 11, in Campidoglio, il presidente giallorosso Jim Pallotta presenterà finalmente i disegni del nuovo impianto,sotto gli occhi del sindaco Ignazio Marino, di numerose autorità istituzionali e fiancheggiato da Luca Parnasi, imprenditore incaricato di organizzare i lavori.
Lo stesso Parnasi poi, il giorno successivo alle 10, sarà atteso in tribunale a Roma, sezione fallimentare, per mettere al sicuro l’acquisto del terreno di Tor di Valle, su cui pende il pericolo di fallimento della Sais di Papalia, che gli ha venduto l’area il 25 giugno. Un’eventuale bancarotta della Sais, come più volte spiegato da Roma Post, farebbe infatti saltare l’operazione di Parnasi mandando a monte il piano stadio romanista.
Nelle ultime settimane però Parnasi, che ha siglato l’accordo d’acquisto per 42 milioni tramite la sua società Eurnova il 25 giugno, sembra aver fornito garanzie economiche (fideiussioni bancarie) più solide a copertura del denaro necessario all’operazione; denaro che andrà a costituire ossigeno vitale per la Sais di Papalia salvando l’operazione stessa.
Importante è stato il coinvolgimento, a inizio febbraio, della Goldman Sachs, nota banca d’affari statunitense. Al contratto d’acquisto stipulato il 25 giugno scorso inoltre Parnasi e Papalia hanno aggiunto, nel corso dei mesi, tre “addendum” (integrazioni e modifiche, per intenderci, che danno maggiori garanzie economiche), sotto lo sguardo attendo del tribunale fallimentare di Roma a cui Papalia, il 26 giugno, ha fatto richiesta di concordato preventivo per evitare la bancarotta e bloccare l’istanza di fallimento avanzata da due soggetti creditori (uno è Equitalia, che chiede oltre 17 milioni).
Il giudice attende notizie positive. Proprio a causa di quell’istanza di fallimento nei confronti della Sais, Parnasi dovrà presentarsi giovedì 27 mattina in tribunale in quanto “terzo pignorato”: in poche parole i soldi che sta versando a Papalia sono stati pignorati a garanzia dei creditori dello stesso Papalia. Giovedì quindi Parnasi e Papalia dovranno dimostrare che l’operazione Tor di Valle è in grado di sanare ogni debito. In questo modo Parnasi sbloccherà i suoi soldi e Papalia salverà la sua società e la vendita di Tor di Valle.
Il giudice fallimentare ha volutamente e simbolicamente fissato l’udienza, in un primo tempo prevista per il 9 aprile, al giorno successivo alla presentazione in Campidoglio tanto che nel decreto di anticipazione, di cui siamo venuti in possesso, si legge che viene “considerata l’opportunità di acquisire dalla società debitrice, ove di rilievo per la procedura, informazioni sulle importanti iniziative immobiliari che sono state annunciate dai media”. Il giudice, il 27, potrebbe prendere atto che è cessato lo stato di insolvenza della Sais salvando così i creditori e la vendita di Tor di Valle. Tra tre giorni conosceremo la verità: Pallotta, Parnasi, Papalia e tanti tifosi giallorossi sono con il fiato sospeso.
Fonte: romapost.it
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