(T. Riccardi) – Già la definizione di Wikipedia è tutta un programma:“Centrocampista, ala tornante, terzino e all’occorrenza libero e attaccante della Roma”. Si parla di Rodrigo Taddei, 34 anni, calciatore brasiliano arrivato a Trigoria nell’estate 2005 dal Siena. Da nove anni con questa maglia, il numero 11 è stato un vero e proprio jolly per tutti gli allenatori passati da queste parti.
Rudi Garcia, dopo l’ultima prestazione con il Chievo, ha parlato di lui in questi termini: “Rodrigo è un ottimo professionista, farebbe la fortuna di qualsiasi allenatore”. Se avessimo avuto a che fare con il calcio di una volta, con le maglie dalla 1 alla 11, Taddei le avrebbe indossate quasi tutte: eccezion fatta per il ruolo di portiere e difensore centrale. “Ho giocato anche in porta e al centro della difesa”, ha detto nella recente intervista di Roma Channel, ma non nella Roma.
Nella Roma, Taddei è stato un uomo d’attacco per Luciano Spalletti dal 2005 al 2009: esterno destro e sinistro, trequartista e anche centravanti in un paio di occasioni. La prima, 22 gennaio 2006 al Friuli di Udine: i giallorossi si impongono 4-1 e lui è uno degli artefici del largo risultato.La Gazzetta dello Sport gli dà 6,5 e motiva così la pagella: “Ha momenti di mollezza, sbaglia l’appoggio che dà l’avvio al 2-1, ma poi tira in porta e fa l’assist per il 3-1 di Mancini. Insomma, gioca con grande dignità da “finto” centravanti”. Per il tecnico di Certaldo è sempre stato uno degli insostituibili: “Taddei è il giocatore perfetto, sa fare tutto”, ripeteva a più riprese Spalletti. Stesso feeling e stesso impiego tattico pure nei due anni con Claudio Ranieri dal 2009 al 2011.
Con Luis Enrique in panchina – stagione 2011- 2012 – si diletta sulle due fasce (destra e sinistra), ma sulla linea dei difensori. A seconda delle necessità, viene schierato da una parte o dall’altra con buoni risultati.“Vive da perfetto professionista, si allena come un matto, per noi ora è importantissimo e fa benissimo entrambe le fasi di gioco”, le parole su “Rodri” dell’uomo asturiano. Nella partita di Bologna del dicembre 2011, da terzino sinistro, realizza il gol del momentaneo 1-0. La gara finirà 2-0 per i giallorossi, una delle più belle e spettacolari sotto la direzione del tecnico spagnolo. Quella resta l’ultima rete di Taddei in Serie A.
Il resto è storia recente: per Garcia agisce da centrocampista di quantità e qualità: intermedio destro e sinistro, regista. Come al solito, non delude le attese e non fa rimpiangere l’assenza di un signore di nome Kevin Strootman. In conclusione, Taddei con la Roma è sceso in campo 216 volte e ha realizzato 23 reti. E in una notte di Champions League del 2008, al Bernabeu di Madrid, segnò di testa alla Roberto Pruzzo facendo sognare una città intera. Chapeau.
Fonte: As Roma Membership
La Roma di Claudio Ranieri è pronta per giocare domenica contro il Napoli di Conte,…
La Roma giocherà domenica al Maradona contro il Napoli capolista, ma prima bisogna registrare una…
Dalla Juventus all’Inter. 'La classica' del campionato rischia di prolungarsi anche sul mercato. Ma chi…
L'indiscrezione chiama direttamente in causa la Juventus: le condizioni che portano alla fumata bianca definitiva.…
La situazione economico finanziaria rappresenta un vero e proprio turning Point della possibile sentenza. Friedkin…
Nel corso della diretta Twitch di Asromalive Mirko Calemme ha svelato alcune indiscrezioni in merito…