(T. Riccardi) – A vedere le statistiche della Lega Calcio (tabelle a fianco) si potrebbe pensare che il Chievo Verona di Corini sia per distacco il fanalino di coda di questo campionato. In 3 graduatorie di merito su 6, infatti, occupa l’ultima posizione dimostrando insufficienze in quasi tutti i reparti. In realtà, se si concludesse oggi il campionato, i prossimi avversari della Roma sarebbero salvi con un punto in più rispetto alla zona calda della classifica.
Una formazione, quella gialloblù, difficile da affrontare al Bentegodi. In casa hanno conquistato più della metà dei punti totalizzati finora (14 su 24) pur perdendo le sfide con le prime della classe (Juventus e Napoli). L’ultima vittoria ottenuta è proprio tra le mura amiche contro il Genoa (2-1). Il punto debole – a leggere i numeri – si può individuare nell’attacco: 23 gol segnati in 28 partite. Meno di una segnatura a partita. Di peggio ha fatto solo il Catania: 21 reti realizzate.
Il giocatore più prolifico è il centravanti Paloschi, autore di 8 reti. Gli elementi cardine – minutaggio alla mano, oltre i 2000 minuti di presenze – sono il portiere Puggioni, i difensori Cesar e Frey, il centrocampista Rigoni, l’attaccante Thereau. Rispetto alla gara di andata con i giallorossi, il Chievo ha una nuova guida tecnica.
Dalla tredicesima giornata al posto dell’esonerato Sannino è subentratoCorini. Con l’avvento dell’ex centrocampista, le cose sono migliorate. Con Sannino erano stati fatti 6 punti in 12 gare. Con Corini 18 in 16 incontri. La media punti cresciuta da 0.5 a 1.125 a partita. Nell’ultima partita, persa 3- 1 contro la Fiorentina, il Chievo Verona è sceso in campo con un 4-3- 1-2: Agazzi in porta, Frey, Cesar, Dainelli e Rubin in difesa, Radovanovic, Rigoni e Guarente a centrocampo, Hetemaj a supporto di Paloschi e Stoian.