Le maglie dei campioni della Serie A all’asta per sostenere la campagna ‘Espelli il razzismo dal calcio’ promossa dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar). Per partecipare all’iniziativa, che fa parte degli eventi della Decima Settimana d’Azione contro il razzismo e si concludera’ il 27 marzo, bastera’ collegarsi al sito di ‘ebay’ nella pagina ‘Charity’ e fare un’offerta per gli oggetti donati dai club del massimo campionato e dalla Nazionale.
I lotti comprendono 23 maglie e 4 palloni autografati da campioni del calibro di Pirlo, Zanetti, Hamsik, Totti, De Rossi, Buffon, Borja Valero, Balotelli, e molti altri. L’intento dell’Unar, anche a fronte dei dati statistici sulla discriminazione che saranno presentati domani a Torino nella ‘Giornata Mondiale contro il razzismo’, e’ quello di coinvolgere anche il grande calcio professionistico per valorizzare progetti di inclusione sociale e sportiva promossi da piccole realta’ locali a diretto contatto con le vittime della discriminazione.
Il ricavato dell’asta, in particolare, sara’ devoluto al progetto “Nessuno Fuorigioco” che punta a promuovere, attraverso il gioco del calcio, l’inclusione sociale ed il diritto allo sport per tutti i giovani, indipendentemente dalla loro nazionalita’, etnia o condizione socio-economica. “Oggi e’ piu’ che mai utile e necessario investire in nuove politiche interculturali in ambito sportivo e non solo, per iniziare a costruire dal basso un’Italia aperta, solidale e inclusiva – ha spiegato durante la conferenza stampa di presentazione presso la Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Khalid Chaouki, deputato Pd e coordinatore del Gruppo interparlamentare sulla cittadinanza – Dobbiamo fare in modo come parlamentari che questa sia la legislatura dello ‘ius soli’. Nel frattempo pero’ ci vuole uno ‘ius sportivo’: lo sport, ancora prima del passaporto, puo’ e deve essere un veicolo di riscatto e inclusione”.
Presente al lancio dell’iniziativa anche Simone Perrotta, consigliere Figc in quota Assocalciatori: “Lo sport e il calcio devono essere palestra di vita e inculcare valori sani come l’educazione e il rispetto dell’avversario, ma questo non possiamo farlo da soli, abbiamo bisogno del sostegno delle istituzioni e della famiglie. Deve crearsi un connubio perfetto per fare in modo che i bambini di oggi siano fra 20 anni migliori di noi”.
A chiudere la conferenza e’ stato il direttore generale dell’Unar, Marco De Giorgi: “Speriamo che ad aggiudicarsi all’asta la maglia della Fiorentina sia il premier Renzi. Domani intanto presenteremo a Torino il dossier con i dati statistici del nostro ufficio e diremo che solo nel 2013 abbiamo raccolto quasi 1400 denunce di discriminazione, molte delle quali hanno riguardato anche episodi e incidenti negli stadi di calcio. Per questo riteniamo fondamentale avviare molti progetti per una cultura sportiva inclusiva, aperta a tutti”.
Fonte: Ansa
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