Il ritiro ha influito sul risultato di sabato?
“Non credo. Se quella é la medicina, ci andremo ancora. Ma in Coppa Italia, senza ritiro, abbiamo fatto 4 partite una più bella dell’altra. Quindi non é quello. Ma se fosse stato quello, ci torneremo. Speriamo non ce ne sia più bisogno. Dobbiamo ragionare sul fatto che abbiamo fatto una bella vittoria, ma non siamo fuori da niente. Due anni fa la FIorentina di Jovetic, Gilardino, Amauri, Behrami, si é salvata alla penultima giornata. Ne parlavo con Lazzari, che mi spiegava che é stata una stagione travagliata. Se é successo ad una squadra ambiziosa come la Fiorentina, può accadere anche a noi. Bisogna stare molto presenti sul presente, non c’é nulla di definitivo. Dobbiamo prendere slancio da una vittoria bella e importante. Il nostro gruppo é molto ma molto giovane, quindi bisogna stare molto attenti. Anche sabato, a parte Totò, Pinzi e Domizzi, tutti gli altri sono dal ’91 al ’96.”
Come l’altro anno, l’Udinese però adesso sta meglio dal punto di vista fisico:
“Noi siamo sempre stati bene dal punto di vista fisico. In questo senso mi sento ottimista, so come lavora la squadra e come viene preparata. So che possiamo finire bene la stagione”.
Pozzo ha detto che la scelta sul suo futuro spetta a Lei. Cosa dice?
“Ancora? Non parlo più di questo, ho già chiarito mille volte questa cosa e non voglio in un momento decisivo del campionato dispersioni come questa”.
Pinzi: una stagione particolare:
“Abbiamo visto tutti la partita che ha fatto sabato. Chi lo avrebbe tolto se avesse giocato sempre così, ma per diversi motivi non é stata una stagione delle solite per lui. Quella di sabato é stata una partita alla Pinzi. Chiaro che ne abbiamo bisogno. Può dare un aiuto importante alla squadra se é in forma, se sta bene”.
Domizzi, meglio in mezzo alla difesa?
“Mi é piaciuto. Ha fatto molto bene e in più, possiamo dire, che sta crescendo Bubnjic, un ragazzo che ha fatto poche presenze ma che fa sempre qualcosa di più quando viene chiamato in causa. Questo é importante perché dà una scelta in più all’allenatore”.
Di Natale: primo come presenze in A con l’Udinese lunedì con la Roma. Farà 323 partite in A con l’Udinese, raggiungendo Bertotto:
“Impressionante, non c’é altro da dire. Il numero dei gol é impressionante, straordinario. Deve puntare ai 200 perché può arrivarci con facilità”.
Le motivazioni in partita: fa più paura il Sassuolo che la Roma:
“Intanto andiamo a Roma. Noi abbiamo quasi sempre dovuto affrontare le partite senza serenità, perché siamo partiti male. Non é questione di avversario forte, ma di non aver avuto la capacità di costruire una serie positiva piuttosto lunga né di giocare con spregiudicatezza. Il fatto é che le partite con Sassuolo, Livorno, sai che non le devi sbagliare, ma non é facile”.
A Roma mancherà Fernandes: Pereyra potrebbe fare il trequartista.
“E’ in un momento positivo, ma c’é tutta la settimana per fare prove e valutazioni. Bruno é un altro ragazzo del ’94, uno di quelli che sta dando una mano. Non é facile, ma é una bella sorpresa. Viene dalla B, non é facile il salto”.
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