(M. Pinci) – Sguardo fermo, come se l’ansia per un match che può segnare in un senso o nell’altro la stagione della sua squadra non lo sfiorasse. Rudi Garcia indossa la maschera da giocatore di poker e lascia nelle mani dell’avversario l’onere di fare la partita: “La pressione è sul Napoli, se perdono è quasi finita per loro”.
Non parlategli allora di gara da dentro o fuori, Garcia non lo accetta. Almeno per sé: “Non è la finale del campionato – dice quasi smentendo Benitez – loro avranno altre 11 partite e noi altre 12. La pressione è tutta sul Napoli, se perdono è quasi finita per loro. Per noi invece non cambierebbe nulla”. Anche per questo il tecnico non butta via l’idea di un pareggio: “Sarebbe buono, ma se giochi per il pari è più facile che perdi. Devi essere ambizioso, poi certo lasciarli a 6 punti e potendo ancora recuperare una partita non sarebbe negativo”. E in fondo, anche i precedenti sono dalla parte della Roma. Eppure la sconfitta per 3-0 nella semifinale al San Paolo è uno spettro ancora presente. Che l’allenatore francese prova a esorcizzare: “Abbiamo giocato 3 volte con il Napoli, due volte abbiamo vinto noi, una loro, abbiamo segnato 5 entrambe. Siamo squadre di altissimo livello, può succedere di tutto, ma dobbiamo fare in modo di dimostrare che come dopo il ko con la Juve possiamo vincere lo scontro successivo”. Nessuna invidia verso il collega, allora: “Non gli ruberei nessuno, siamo secondi, con un rendimento quasi record, questa è una rosa che fa la felicità del suo allenatore”.
E a rendere ancora più felice Garcia è il recupero di Strootman: “Sarà al cento per cento con noi”. La Roma partirà per Napoli solo domenica, sabato alloggerà in ritiro ma a Roma, all’hotel Parco dei Principi. Scelta curiosa, ma d’altronde l’allenatore non vuol correre il rischio di essere disturbato nella notte, né rinunciare al ritiro. Come pensiero, gli basta la conferma della squalifica di De Rossi. Uno stop che non va proprio giù all’allenatore francese: “Non capisco perché la tv possa essere usata solo in un senso e non nell’altro, così non funziona. Quello che Daniele ha fatto non si può fare, ma era sotto gli occhi degli arbitri, lo hanno visto sicuramente, e lui non si è nemmeno accorto di quella cosa. Come anche Icardi”.
A indispettire Garcia sono state le condanne preventive, per questo se la prende anche con il ct Prandelli: “Il codice etico è più positivo che negativo, ma non mi piace che De Rossi fosse già condannato dalla tv e dal ct. Era meglio convocarlo e poi dopo la squalifica mandarlo a casa”.