Fine stratega, calcolatore. Alla vigilia della trasferta al San Paolo, Rudi Garcia mostra il suo lato più astuto riversando sul Napoli tutte le ansie e le tensioni di una sfida che potrebbe essere decisiva per la corsa al secondo posto in classifica che vale l’accesso diretto alla Champions League. «Non sarà una finale, perchè dopo resteranno 11 partite per loro e 12 per noi, ma abbiamo sei punti in più e una partita da recuperare, e questo vuol dire che la pressione è tutta sul Napoli» sottolinea il tecnico della Roma, rincarando poi la dose: «Se perdono la partita è finita per loro, per noi invece non cambierà niente, resteremo sempre secondi con una partita in meno e andremo avanti». Insomma, almeno a parole la Roma sembra avvicinarsi all’impegno più leggera nello spirito, ma solo il campo dirà se le gambe dei giallorossi non saranno imballate. Di certo mancherà Totti (assieme a Jedvaj e Balzaretti), rimasto a Trigoria per continuare a lavorare in vista del possibile rientro con l’Udinese. Regolarmente convocati invece i terzini Maicon e Dodò, e soprattutto Strootman, pienamente recuperato dopo il colpo al ginocchio destro rimediato in nazionale. L’olandese, col contributo di Pjanic e Nainggolan, avrà il compito di far passare inosservata l’assenza di De Rossi, squalificato per tre turni dal giudice sportivo per il pugno a Icardi. A Garcia lo stop del mediano e il clamore mediatico con l’esclusione dall’Italia non sono andati giù: «Avere un codice etico è giusto, ma non mi è piaciuto vedere Daniele già condannato dalla tv e dalla non convocazione (di Prandelli, ndr). Forse era meglio chiamarlo e dopo il giudizio del giudice sportivo rispedirlo a casa. Il calcio comunque è anche un gioco di contatto, non è ping-pong o danza». Soprattutto, nel calcio c’è anche la possibilità di uscire dal campo pareggiando. «Per noi sarebbe un buon risultato ma, se giochi per il pari, alla fine ci sono più chance di perdere che altro. Bisogna essere ambiziosi, invece, andare in campo sempre per vincere – ricorda Garcia – Certo, se non dovessimo riuscire a batterli, lasciare il Napoli a sei punti di distacco e con una partita in meno da giocare sarebbe un risultato positivo». Da cancellare, però, c’è il 3-0 della semifinale di ritorno di Coppa Italia. «Rispetto a quel ko dovremo essere più concentrati ed efficaci in difesa, anche sui calci piazzati – ammette Garcia – Finora abbiamo giocato tre partite col Napoli, vincendone due, perdendone una, e segnando entrambe 5 gol. In campo ci saranno due squadre di alto livello, può succedere di tutto in questo tipo di gare». «Cosa ruberei a Benitez? Niente, non penso mai a quale giocatore avversario starebbe bene con noi. Siamo secondi con una Roma quasi da record, sono contento della mia rosa, è forte» conclude Garcia.
Fonte: Ansa