Il 4 marzo di 37 anni fa la Romania fu sconvolta dal più potente terremoto della sua storia, 7,4 gradi della scala Richter, che causò migliaia di morti. Oggi, 4 marzo, è il mondo del calcio a essere scosso da un terremoto giudiziario. Dopo otto anni di processo e due precedenti gradi di giudizio (assoluzione dopo sei anni nel primo grado, condanna nel 2012), il terzo e ultimo grado di giudizio esprime un verdetto chiaro: Gheorghe Popescu (ex Nazionale romeno, capitano della Romania e del Barcellona) che domani doveva essere eletto nuovo presidente della Federcalcio, è stato condannato a 3 anni e un mese. E andrà in prigione.
GLI ALTRI CONDANNATI —Giga non era l’unico imputato: Ioan e Victor Becali (agenti Fifa) sono stati condannati rispettivamente a 6,4 e 4,8 anni. L’ex patron della Dinamo Bucarest, Cristi Borcea, va in prigione con una condanna a 6,4 anni, l’attuale direttore generale della Steaua, Mihai Stoica, a 3,6 anni. Se si aggiunge a questo che il patron della Steaua, Gigi Becali (cugino dei due procuratori) è già in prigione da tempo per una condanna di 3,5 anni e che l’ex patron del Rapid, George Copos, è stato condannato a sua volta a 3,8 anni, ci si rende conto che la situazione del calcio romeno è molto compromessa.
TRASFERIMENTI, ANCHE CODREA — Jean Padureanu (ex presidente del Goria Bistrita, 3,4 anni) e Gigi Netoiu (3,4 anni) sono fra gli altri condannati, tutti per evasione fiscale e riciclaggio di denaro sporco. La decisione è esecutiva e tutti hanno 24 ore per presentarci in prigione. Il caso riguarda illegalità in 12 trasferimenti di giocatori fra il 1999 e il 2005 (fra cui quello di Contra all’Alaves e di Codrea al Genoa), con un totale di 1,5 milioni euro evasi allo Stato e un totale di 10 milioni euro “stornati” dai conti dei club. Il processo era iniziato su 6 febbraio 2006: 66 incontri in Tribunale e 20.000 file analizzati. Dopo la condanna di Popescu la federcalcio romena, che aveva appoggiato la sua candidatura, ha suggerito di rinviare le elezioni.