(M. Iaria) – Lecomproprietà, istituto solo italiano,rimangono. In Lega, piuttosto, si ragiona sulla liberalizzazione della figura dell’agente, aspettando il nuovo regolamento Fifa che entrerà in vigore prima dell’estate. Si sa già, a giudicare dalle bozze, che l’intenzione è di sostituire l’agente con l’intermediario, senza albi ma con una semplice registrazione. Società e atleti sarebbero liberi di servirsi delle prestazioni di questa o quella persona fisica, l’intermediario potrebbe operare per entrambe le parti e i conflitti di interessi, purché dichiarati, non costituirebbero un vincolo. In questo modo, inoltre, i calciatori verrebbero spinti a contribuire al pagamento delle commissioni, cosa che adesso è di prassi a carico dei club. Una volta che il regolamento diverrà operativo, la Lega spera che venga recepito anche in Italia. In questo caso la decisione è di competenza della Figc che, rispetto al passato, pare si sia convinta che la deregulation non è un male. Quanto all’Assoagenti, da tempo ha presentato un progetto di riforma del settore senza trovare sponde in Lega. Adesso lo spirito è diverso, anche perché la raffica di squalifiche e multe per dirigenti e società ha fatto cambiare idea a qualche presidente.
Bocciata In Consiglio non è passata l’abolizione delle comproprietà,appoggiata da Juve, Milan, Roma, Napoli e Lazio. Contrarie Atalanta, Bologna, Cagliari, Parma, Torino, Udinese. Un numero sufficiente per evitare guerre di religione. Alla Figc verranno chieste altre modifiche: il prestito con diritto di riscatto automatico al verificarsi di determinate condizioni; la possibilità di trasferire gli extracomunitari ingaggiati (nuovi ingressi) nella stessa finestra di mercato; la liquidazione del diritto di partecipazione in qualsiasi momento della stagione.
Stadi Dal prossimo anno la capienza minima per gli stadi di Serie A sarà di 20mila spettatori, con deroghe fino a 16mila. Il Cagliari, per esempio, non potrà più giocare al Sant’Elia in formato ridotto. E diversi club di B in lotta per i playoff dovranno adeguarsi.
Fonte: Gazzetta dello Sport