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ROMA-INTER Conferenza Mazzarri “Bravi Garcia e la Roma. Hernanes? Potrebbe entrare a partita in corso”

Walter Mazzarri

Il tecnico dell’Inter, Walter Mazzarri, ha sostenuto la conferenza stampa di presentazione alla gara di domani, allo stadio Olimpico contro la Roma. Ecco le sue parole:

Che settimana è stata?
“Ci siamo allenati abbastanza bene, con qualche contrattempo ma niente di diverso dal solito”.

Considerate le difficoltà trovate contro il Cagliari, è meglio preparare partite come quella con la Roma?

“Quando giochi con squadre che hanno due risultati su tre hanno loro un atteggiamento diverso. Il calcio è spettacolo, ma è difficile vedere belle partite finché non la sblocchi. Con la Roma sarà un match con una squadra che vuole fare la partita se noi glielo concediamo. Questo ho sempre voluto dire”.

Hernanes, problema risolto definitivamente?

“Lui è un generoso, presta poca attenzione al dolore. Se arriva e si affatica finisce col non allenarsi bene con la squadra. Mandandolo a riposo volevamo vedere se scaricava e se poteva essere disponibile per Roma. Vedremo se lo impiegherò dall’inizio o a gara in corso. Vedremo se può risolvere questo problema e allenarsi bene in settimana”.

Icardi ha fatto il passo in più?

“Non era questione di fiducia ma di allenamenti. Ora si sta allenando in un certo modo, vedrò domani se impiegarlo dall’inizio, prendendo in considerazione un calo nel secondo tempo”.

L’ha stupita Garcia?

“Se uno è bravo è capace di trasmettere i suoi concetti ovunque. Lui ha dimostrato di essere molto bravo, poi brava la Roma nel fare una campagna acquisti diversa dagli ultimi due anni, facendo scelte importanti. Stanno facendo tutti molto bene”.

Arbitra Bergonzi, l’ultimo che ha dato un rigore all’Inter…

“Non voglio parlare di questa cosa, pensiamo alla prestazione”.

Quanta rabbia c’è nel non aver visto ancora l’Inter che voleva?

“Ripercorrendo le partite, vedo quanto si subisce o si mette in difficoltà l’avversario. Ci fosse stata qualche disattenzione in meno e cattiveria in più avremmo sicuramente guadagnato di più. Hai perso qualche punto in maniera non fortunata, e questo è un rammarico, ma ci sono ancora 39 punti; spero però che le situazioni cambino anche a nostro favore, però dobbiamo essere più cinici in avanti e distrarci meno”.

Quanto manca il fatto di non aver potuto impostare una squadra con un’idea propria?

“Ci vuole attenzione nella valutazione di uno staff tecnico. Se si guarda tutto, si vede come siamo ancora in tempo a fare bene. Ora l’annata va valutata in base alle cose fatte finora. Io son contento di quello che faccio, i miglioramenti li vedo anche se non portano punti”.

Un girone dopo la gara d’andata, le distanze tra le due squadre si sono assottigliate? E da che punto di vista?

“Quando si fanno campionati di vertice, occorre equilibrio e Garcia è stato bravo a darlo. Quella fu una gara particolare, non giocammo male ma perdemmo 0-3 e meritammo di perdere; ora non so, se facciamo le cose al meglio possiamo fare un’ottima gara. Poi il calcio può sempre smentire, serve prudenza nel valutare. La squadra di Firenze potrebbe far bene contro la Roma”.

Sulla campagna contro l’omofobia:

“Non ho seguito, non leggo i giornali. Non ne voglio parlare”.

Domani stadio chiuso a metà, è un vantaggio o no?

“Non lo so, ai ragazzi dico sempre che siamo 11 contro 11 su un campo. La presenza del pubblico è un discorso soggettivo, ne parliamo dopo”.

Thohir vuole vederla a giugno per capire se sposerà il suo progetto. Sarà tranquillo o si deve aspettare maggio?

“Tutto ciò rientra nel rapporto proprietà-staff. Mi sembra sia tutto nella norma, poi è meglio che parli il presidente, che è la voce più autorevole. Io sono d’accordo, poi ci sono tante cose che ci siamo detti ma rientrano nella sfera privata. Poi non voglio parlare del futuro, queste gare serviranno per capire le scelte da fare, chi riconfermare. Nel calcio non si può programmare in anticipo”.

Chi o cosa ti preoccupa della Roma?

“Gioca bene, fa bene le due fasi, è camaleontica, ha delle armi importanti con giocatori bravi negli spazi. E sono bravi anche se hanno l’opportunità di pressarti, possono fare tante cose. E’ una bella squadra, che sta facendo un campionato importante. Quando ci sono tante partite, i numeri sono indicativi. Se è da scudetto? Non lo so, mi interessa cosa fa l’Inter”.

C’è ancora spazio per Zanetti e Cambiasso?

“In linea di massima sì… Faccio sempre delle valutazioni, poi siamo tanti giocatori e voglio fare le scelte migliori”.

Zanetti però non gioca dal 9 gennaio. Cosa è cambiato? Non è pronto, non è adatto, c’è gente migliore di lui?

“Le energie ovviamente cambiano man mano che l’età avanza, poi ha avuto un infortunio. Ci sono giocatori che devo valutare per il prossimo anno, quello di Zanetti è l’ultimo problema perché ho un rapporto importante con lui. Mi dà una mano a caricare gli altri, è presente, poi le mie scelte sono consone a quello che voglio fare”.

La flessione in zona gol la preoccupa?

“Mi sarei preoccupato se non avessimo avuto tante azioni. Anche domenica scorsa abbiamo avuto tante occasioni, poi per un motivo o per un altro non si concretizzano. Ma alla lunga il nostro atteggiamento dovrebbe premiarci”.

Non ha preoccupazioni per il clima che c’è intorno agli arbitri, che possa influenzare le decisioni?

“Questa settimana non ho seguito i discorsi, ho tante cose da farlo e preferisco non informarmi troppo per scelta. Io dopo Udine avevo detto che non avrei fatto più valutazioni, personalmente noi all’Inter da tempo non facciamo tante cose”.

Ha già pensato chi votare alla Panchina d’oro?

“Si può dare anche a se stessi forse… Lasciamo perdere”.

A Firenze è stata la prima trasferta con due punte e l’Inter ha sorpreso tutti. E’ un modo per imporsi?

“Le punte van bene se riescono a fare un lavoro utile alla squadra. Io giocherei con tutti giocatori tecnici, ma io sto facendo delle valutazioni. In una squadra serve equilibrio se non si vogliono perdere punti. Se la squadra impone il proprio gioco mi va bene, ma di volta in volta ho valutato certe cose. Anche a Genova usai due punte pure, però con Palacio e Alvarez abbiamo fatto comunque tanti gol. E Alvarez in tanti lo considerano seconda punta. Il problema è l’atteggiamento mentale e la condizione”.

Fonte:fcinternews.it

roberto rodio

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