(M. Pinci) – Benatia ha lasciato Bologna nervosissimo. Vincere, per un perfezionista come lui, non sempre basta: “Abbiamo vinto, ma non è stato tutto perfetto, dobbiamo essere più cattivi e ci sono state piccole imperfezioni di cui dobbiamo parlare nello spogliatoio“. Imperfezioni che al 93′ rischiavano di costare due punti nonostante la Roma avesse dominato a lungo la partita. Eppure, nonostante il malumore del difensore marocchino, la Roma può sorridere di un altro primato che ne conferma la straordinaria solidità in questa stagione. E la capacità di mandare in porta un esercito di goleador.
RECORD EUROPEO: 16 GARE SENZA PRENDERE GOL – Perché se l’1-0 di Bologna non basta per riprendere in vetta la Juventus, regala almeno un piccolo primato alla squadra di Garcia. Con la gara di sabato notte, infatti, la Roma conserva la porta inviolata per la sedicesima volta in questa stagione: un primato assoluto nei primi 5 campionati europei. Solo per fare un esempio, la Juventus è ferma a 11 gare senza subire reti, il grande Bayern di Guardiola a 13, come il Barça, 12 il Chelsea, quante Psg e Monaco. La dimostrazione di una tenuta senza pari, a livello continentale, confermata dal numero di gol subiti: 11 soltanto, meglio solo il Bayern (9, ma con due gare in meno) nei maggiori campionati d’Europa. Una medaglia per il lavoro di Garcia, nonostante le assenze – Balzaretti è fuori dal 10 novembre, Dodò da metà gennaio – con cui ha dovuto fare i conti. E che lo costringeranno, dopo gli esperimenti obbligati di Bologna, a reinventare le fasce anche sabato prossimo, contro l’Inter.
15 MARCATORI MA MANCA IL BOMBER – A una difesa impenetrabile la Roma sa anche sommare un attacco sorprendente. Soprattutto per gli avversari: con Nainggolan, decisivo al Dall’Ara, i marcatori stagionali della squadra giallorossa sono diventati addirittura 14. O 15, considerando anche la Coppa Italia. Quindici marcatori diversi sono la fotografia migliore della capacità della squadra di differenziare gli attacchi per renderli imprevedibili e di saper sfruttare diverse soluzioni offensive, dalla palla inattiva al tiro da fuori, dall’azione manovrata all’inserimento in corsa. Eppure il dato evidenzia anche una lacuna. Perché se tutti segnano, nessuno eccelle rispetto ai compagni: Destro è il miglior realizzatore con 6 reti, eppure ogni grande d’Europa ha a questo punto della stagione almeno un giocatore in doppia cifra. Real e Barça ne ha addirittura 3 (Ronaldo e Messi, Sanchez e Benzema, Pedro e Bale), il Liverpool ha i due migliori bomber della Premier, Chelsea, City, Arsenal, Bayern, Dortmund, Leverkusen e Atletico possono contare sulle reti sistematiche di un finalizzatore. A Garcia manca. E, in attesa di capire se Destro raggiungerà quella “continuità” chiesta dall’allenatore, la Roma inizierà a porsi il problema. Anche in ottica Champions.
Fonte: Repubblica.it
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