«Balotelli in questi anni ha disperso molte energie in piccole cose, i grandi campioni non lo fanno. Pensano solo a vincere». Il ct azzurro Cesare Prandelli si esprime così su Mario Balotelli in una breve intervista al sito della Fifa. Secondo il commissario tecnico della Nazionale, l’attaccante del Milan «potenzialmente è un grandissimo campione. Potenzialmente. Deve solo trovare una serenità interiore e un equilibrio per poter esprimere tutto il potenziale. In questi anni ha disperso molte energie in piccole cose, i grandi campioni non si soffermano sulle piccole cose. Hanno un obiettivo principale, vincere».
«Abbiamo un buon rapporto -prosegue- e a volte riusciamo a comunicare senza parlare. Tutti gli allenatori che ha avuto hanno cercato di dargli qualcosa perchè sanno che ha potenzialità illimitata. Per noi potrebbe essere determinante la sua crescita».
Nella chiacchierata, la foto di Balotelli è una delle 5 immagini che vengono mostrate al ct. Nella rassegna, c’è spazio anche per Gigi Buffon. «Parlare di lui è semplice», dice soffermandosi sul portiere della Juventus. «È il capitano della Nazionale, è stato ed è un riferimento per tutti noi. Ha dato tranquillità e motivazioni, soprattutto ha fatto capire l’importanza della maglia. Ama così tanto la maglia azzurra che, quando arrivano ragazzi nuovi, non servono tanti discorsi: basta osservarlo»
Andrea Pirlo è un altro pilastro del gruppo: «È la classe pura, è l’intelligenza. È un giocatore che in qualsiasi zona del campo riesce a trovare la possibilità di costruire un’azione. Ha carisma pur parlando poco, è un giocatore silenzioso ma è un grande leader»
Capitolo giovani: a Prandelli viene mostrata una foto che ritrae Lorenzo Insigne e Alessandro Florenzi. «Abbiamo ragazzi interessanti. Ci sono anche Verratti, Destro, De Sciglio. Abbiamo 5-6 ragazzi giovani che hanno giocato la finale degli Europei Under 21 contro la Spagna. Per inserirli nel contesto della Nazionale maggiore, serve una squadra di grande solidità. Loro, però, hanno buone qualità».
Infine, pochi secondi da dedicare alla Spagna, campione del mondo e d’Europa in carica. «Abbiamo giocato parecchie volte contro la Spagna negli ultimi anni. In Confederations Cup, nella finale di Euro 2012 e nella prima gara dello stesso torneo, in amichevole a Bari -ricorda Prandelli-. Abbiamo giocato 4 volte in maniera diversa rispetto alla tradizione. Forse l’ultima gara, nella Confederations Cup del 2013, ha fatto capire che anche la Spagna può avere punti deboli e non è imbattibile o invincibile. L’Italia è stata brava ad evidenziare i limiti della Spagna, che resta una squadra di grandissima tecnica e sarà protagonista al Mondiale».
Fonte: ADNKRONOS