Ventotto milioni di euro. E’ quanto investito complessivamente dalla Roma per i cartellini di Mattia Destro e Adem Ljajic, due attaccanti classe ’91. Nelle ultime due stagioni, il centravanti marchigiano è stato falcidiato da infortuni tali da non permettergli di trovare la continuità e decisivi ad allontanarlo dalla Nazionale. Un anno fa, fu fondamentale nel cammino in Coppa Italia: sue le reti decisive contro Fiorentina e Inter, salvo successivamente fallire clamorosamente l’appuntamento con la finale. Dopo il lungo infortunio al ginocchio, Mattia è tornato al gol contro la Fiorentina e ne ha realizzati altri in rapida successione contro Milan, Catania e Livorno, per poi ribloccarsi.
Aspramente criticato dai tifosi a causa di alcune occasioni fallite nel derby e contro il Napoli, in molti oggi si interrogano se possa essere lui il centravanti titolare della Roma in Champions League o se, al contrario, sia meglio metterlo sul mercato e con una parte del ricavato provare ad ingaggiare un attaccante di razza come Mandzukic, Dzeko o addirittura Benzema.
Discorso simile per Adem Ljajic, arrivato in estate dalla Fiorentina. Il cruccio maggiore del serbo riguarda l’esser stato incapace di ‘sfruttare’ gli infortuni altrui. Infatti nei due mesi in cui la Roma è stata orfana di Totti e Gervinho, il suo rendimento ne ha risentito e, al di là dell’exploit di Verona, non è più tornato ai livelli delle prime giornate. I vari agenti di mercato cominciano a pronosticare una sua possibile cessione in estate, finalizzata all’arrivo di Juan Iturbe o ad un clamoroso ritorno, quello di Alessio Cerci.
Allo stato attuale la dirigenza romanista continua a ripetere l’incedibilità dei due attaccanti, convinta delle loro qualità. Di certo, Destro e Ljajic per dimostrare di meritarsi la Roma devono darsi una svegliata. Da subito.
Fonte: calciomercato.com