Il sogno dei tifosi giallorossi potrebbe presto avverarsi. Arriverà a breve in Campidoglio il progetto dello stadio della Roma da realizzare nell’area di Tor di Valle. E una volta approvato serviranno solo due anni di lavori per portarlo alla luce nella sua interezza. «Oggi ho appreso che tra poche settimane saranno in grado di sottoporci un progetto e su quello ci esprimeremo» annuncia il sindaco di Roma Ignazio Marino questa mattina a margine della presentazione della mostra Roma ti amo a Testaccio – presenti tra gli altri il dg Baldissoni, il Ceo Zanzi e il tecnico Rudi Garcia. «Dal punto di vista economico non vedo che aspetti positivi – commenta Marino – Il presidente Pallotta ha parlato di un investimento di un miliardo di euro che è evidentemente il benvenuto per una città che ha bisogno di una ripresa».
E nell’attesa dell’arrivo di un masterplan cantierabile il Campidoglio si è già messo al lavoro per capire quale impatto potrebbe esserci sulle infrastrutture e sulla viabilità dell’area interessata: «Sarà importante per il Comune il tema del trasporto – sottolinea l’assessore capitolino all’Urbanistica Giovanni Caudo – le infrastrutture non potranno limitarsi solo all’accessibilità allo stadio ma dovranno risolvere questioni riguardanti tutto il quadrante. Non ci sarà nessuna autorizzazione per aree che possano ritenersi anche minimamente a rischio. La proprietà americana dai primi di dicembre ha avviato con l’amministrazione e i tecnici il dialogo necessario. Non abbiamo ancora un progetto ufficiale, ma ho potuto avere molti dettagli e confermo che il progetto è molto bello, molto professionale». Le prime indiscrezioni parlano di uno stadio«di impianto americano», con attorno l’area ‘Trigoria 2′ – una parte importante sarà destinata ad ospitare squadre di altre città e paesi europei per allenamenti – e con un particolare architettonico «che farà innamorare i tifosi della Roma».
Ma c’è ancora un’aura di mistero attorno al progetto. Di sicuro c’è che sarà uno stadio «pensato per produrre una forte redditività»: «Una macchina per eventi, spettacoli con la possibilità di ospitare manifestazioni all’aperto – spiega Caudo – Nel progetto c’è una parte destinata ai servizi e alla ristorazione, e da queste strutture è visibile tutta l’area dei campi pratica». «Sarà lo stadio più bello del mondo»aveva assicurato lo scorso dicembre uscendo da Palazzo Senatorio Dan Meis, l’architetto statunitense che ha curato il progetto, mentre il presidente dei giallorossi James Pallotta lo definì un «progetto estremamente eccitante». E dalla società fanno sapere che i tempi di realizzazione di tutta l’opera si aggirano attorno ai 24 mesi. Due anni dalla posa della prima pietra. Naturalmente giallorossa.
Fonte: Ansa
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