Per un Papa che scompare dai muri di Roma, c’e’ un Re che si staglia sulla facciata di una scuola, in formato 18 metri. Si tratta di Francesco Totti, descritto nella mitologia popolare come “L’ottavo Re di Roma” e al quale non tocchera’ lo stesso destino riservato a Bergoglio, disegnato come superman in un murales la sera e la mattina dopo cancellato da un operaio dell’Ama, l’azienda dei rifiuti della capitale. Il ritratto del giocatore ha tanto di autorizzazione comunale e domani sara’ completato sulla facciata della scuola media che Totti frequento’ da ragazzo, nel quartiere di Appio Latino.
L’opera in corso di realizzazione, realizzata con tecnica incisoria quattrocentesca e con vernici organiche ecosostenibili che assorbono CO2, e’ la prima del ciclo di street art “Mitologia Contemporanea”, un progetto dell’associazione 999Contemporary in collaborazione con Roma Capitale Municipio Roma VII per rappresentare figure di mitologia popolare del presente e al loro impatto sui giovani. Questa prima opera, spiegano Francesca Mezzano e Stefano Antnelli, e’ dello street artist romano Lucamaleonte, e prende spunto da una battuta storica di Totti, quel “Vecchio a chi?” che il giocatore un giorno rivolse a chi che lo apostrofo’ in questo modo insinuando che i suoi 37 anni erano troppi per il campo. “Lucamaleonte”, continuano i due curatori, “vuole proporre attraverso quest’opera una riflessione sull’idea di vecchiaia, in un mondo dove essere anziani e’ motivo di svantaggio sociale, di esclusione. Totti rappresenta il paradosso di questa idea: e’ un ‘vecchio’ di 37 anni ma la sua immagine, dalla facciata della sua scuola, da oggi rivendica il suo diritto a lottare contro questo pregiudizio”. E nel ritratto lo sguardo del giocatore e’ rivolto verso il campetto della Romulea, in cui sgambettava da ragazzo e che da adulto ha salvato dagli scavi della Metro C. Il progetto Mitologia Contemporanea nasce da 999 e vedra’ coinvolti quattro street artists internazionali, il primo dei quali e’ Lucamaleonte, unico italiano chiamato da Banksy in persona a dipingere al suo Cans Festival nel 2008. L’opera e’ stata totalmente finanziata dall’associazione 999 senza nessun costo per la comunita’, come tutte le opere realizzate ad Ostiense sempre da 999 in collaborazione con il municipio Roma VIII” e di Oikos.
Fonte: Agi