Il tecnico biancoceleste Edy Reja è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del derby per presentare il match. Queste le sue parole:
Guardando la classifica, Roma 50 Lazio 31, il gap giusto è questo?
“Per quello che ha fatto vedere la Roma, ha fatto cose straordinarie. La Lazio ha avuto difficoltà all’inizio, i risultati che ci si aspettava erano altri, ma questa è la realtà. Siamo in crescita rispetto a qualche settimana fa. Abbiamo fatto ottimi risultati, abbiamo vinto con l’Inter e contro la Juventus abbiamo “rischiato” anche di vincere. Di conseguenza siamo in crescita”.
Due risultati su tre per la Lazio, la Roma ne ha uno solo
“A me vanno bene due su tre, la vittoria e il pareggio. Per me sarebbe motivo di soddisfazione, per me sarebbe importante soprattutto per una crescita. Giocare contro la Roma, una squadra in grandissima salute, e fare risultato sarebbe motivo di grande soddisfazione”.
C’è un giocatore GERVINHO che sta bene
“L’importante è non dargli spazio, ma anche agli altri, è chiaro che non devi dare possibilità soprattutto occorre stare attenti alle ripartenze, dove loro sono dei maestri. E’ una squadra che si chiude bene, cerca di metterti in difficoltà, abbiamo lavorato su queste situazioni e cercheremo di metterle in pratica domenica”.
Berisha o Marchetti?
“Berisha, Marchetti verrà in panchina con me. Ha dimostrato di stare bene ed in forma”.
Konko ha recuperato?
“Vediamo come sta, se mi darà disponibiltà vedremo”.
Sulla Roma e il grande possesso palla della squadra di Garcia
“Io non posso privare la Roma del possesso palla, ma posso attuare delle contromisure, è una squadra che ha dimostrato di avere coralmente una struttura difensiva straordinaria. De Rossi sta facendo un campionato straordinario, che è l’uomo davanti alla difesa ed è il primo difensore, oltre ai due centrali che sono molto bravi. Noi abbiamo preparato la partita in settimana, se concedi a De Rossi determinate opportunità sorpattutto quando la squadra è alta, è chiaro che non va bene”.
La Roma ha dei punti deboli?
“Sono valutazioni che ho fatto durante la settimana. Io cercherò di mettere la Lazio in condizione di creare dei problemi alla Roma, abbiamo lavorato per cercare di metterla in difficoltà”.
Si sente il salvatore della patria, soprattutto durante il derby?
“Mi piacerebbe fare lo sgambetto alla Roma, è una settimana che non dormo per preparare la gara. Con la consapevolezza che questa è una squadra forte, ha trovato un allenatore, Garcia, intelligente perché ha fatto un lavoro straordinario. Vanno sottolineati i meriti di Sabatini, ha cambiato molto, dopo due anni di difficoltà. Quest’anno sta avendo questi successi”.
La principale qualità della Roma e quella della Lazio
“Della Roma temo la fase offensiva, l’intensità. A noi il compito di aspettarli nella zona centrale del campo e cercare di rubargli palla e ripartire, così con i nostri giocatori possiamo mettere in difficoltà la Roma, soprattutto nelle fasce laterali dove spero di poterli affrontare uno contro uno”.
Klose assente ieri
“Mi ha chiesto un giorno di relax, perché sentiva molto il derby allora gli ho detto “vai a pescare” (ridendo, ndr). Niente di particolarmente allarmante”.
I giocatori sono gli stessi di due anni fa, unico “nuovo” è Keita. come si prepara?
“Lui ha dimostrato di essere già un giocatore, l’importante è che resti tale e che non vada oltre. Ha sempre 18 anni, avrà un po’ di tensione, ma ha sempre dimostrato di saperci fare, ha doti straordinarie, nell’uno contro uno, vede anche la porta. E’ chiaro la sentirà come tutti gli altri, ha la freddezza necessaria per poter affrontare questi debutti nel derby”.
Difesa a quattro?
“Non ho ancora deciso. Ho provato sia a tre che a quattro tutta la settimana. Mettere tre giocatori nella zona centrale dove stazionerà Totti mi sembra di sprecare un paio, perché non dà riferimenti. Le puntate centrali di Strootman o Pjanic, sono giocatori portati più alle giocate centrali, quindi potrebbe anche essere adatta la difesa a tre. Lo vedremo nella partita di domani. Posso cambiare il sistema di gioco durante la partita. Tu le partite le prepari, poi ci sono delle variabili durante la gara, per i giocatori che ho posso vedere valutare di cambiare, sappiamo come parte la Roma”.
Stefano Mauri, come l’ha visto?
“Ci parlo spesso da quando sono arrivato. Sono contento perché ha vissuto otto-nove mesi difficili, i più difficili della sua carriera. Ritorna nel derby. Sarà particolarmente felice, ci arriva un po’ più di intelligenza quando sarà in condizione e quando avrà iniziato a giocare. Non ha i ritmi gara, dovrà trovare la condizione giocando, non mi sembra il caso di schierarlo dall’inizio”.
Come si vince il derby?
“Non ci sono sistemi, si può giocare bene o male, si vive di episodi. I derby non si giocano, si vincono. Io ho dato massima disponibilità e tranquillità. La squadra è serena, io sono contentissimo, lavora con un piglio straordinario, segue le direttive del tecnico e i frutti si vedono anche nelle gare ufficiali. Spero e mi auguro che domani facciamo una grossa partita”.
Pensa che sia la Roma ad avere più da perdere?
“Penso che più che per l’aspetto morale che è importante, penso sia importante per noi. Prima quando sono arrivato guardavo dietro, poi la squadra mi ha dato delle soddisfazioni e facendo risultato con la Roma potremmo guardare avanti, siamo a quattro punti dall’Europa League. Se riuscissimo a fare risultato, sarebbe un ulteriore crescita dal punto di vista mentale e della classifica”.
Vincere questo derby potrebbe essere importante anche per i tifosi?
“Vincere questa gara ti darebbe un grande motivo di soddisfazione e si cesserebbe tutto il discorso polemico che si è scatenato in questi giorni”.
Cosa ha pensato tornando alla Lazio, guardando il calendario?
“Arriva troppo presto questo derby, ho pensato. Penso che arrivi al momento giusto, loro sono in una buona condizione, noi altrettanto. Noi ci siamo, se recupero Konko ho la rosa a disposizione e quindi potrò fare delle scelte e sono contento anche di questo perché potrò fare delle scelte. Spero di poterle rivivere quelle sensazioni magari a due secondi dalla fine”.
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